Un minore con “difficoltà di identificazione sessuale”, secondo una relazione dei servizi sociali, sarebbe stato allontanato dai genitori “entrambi decaduti dalla responsabilità genitoriale” in base ad un’ordinanza nel corso del tribunale dei minori di Venezia, nell’ambito di una complessa vicenda riportata oggi da Il Mattino di Padova. Il minore padovano, nella relazione, viene descritto con un mondo affettivo “legato quasi esclusivamente a figure femminili” e con una relazione con la madre che è apparsa “connotata da aspetti di dipendenza, soprattutto riferendosi a relazioni diadiche con conseguente difficoltà di identificazione sessuale”. La decisione è duramente contestata dal legale della madre, l’avvocato Francesco Miraglia. “Trovo scandalosa – ha detto il legale a Il Mattino di Padova – la decisione di allontanare un ragazzino solo per l’atteggiamento effeminato. Mi sembra un provvedimento di pura discriminazione”. Il riferimento è a un passaggio del decreto in cui, in riferimento alla relazione dei servizi sociali, si parla di un “disturbo di personalità”: “nella relazione con i pari e gli adulti è aggressivo, provocatorio, maleducato, tende a fare l’eccentrico. Tende in tutti i modi ad affermare che è diverso e ostenta atteggiamenti effeminati in modo provocatorio”. Nella relazione, dopo la descrizione del rapporto tra figlio e madre, viene indicato come esempio il fatto che sarebbe il ragazzo andato a scuola “con gli occhi truccati, lo smalto sulle unghie e brillantina sul viso”.
Episodio contestato dalla donna che racconta di un fatto accaduto in terza elementare per una festa di Halloween.
La decisione del tribunale – che sarà al centro di una udienza la prossima settimana con la convocazione dei genitori – fa seguito a un altro provvedimento di allontanamento del minore con l’indicazione di una presenza in una comunità diurna dalle 7 alle 19. Proprio qui, i responsabili della comunità avrebbero notato gli atteggiamenti del ragazzo che una volta segnalati ai servizi sociali avrebbero portato alla relazione al centro del decreto del tribunale dei minori.