Una quattordicenne si è tolta la vita la notte scorsa nel Catanese. La giovanissima si è impiccata nella sua stanza nell’abitazione in cui viveva con la madre. Dalle informazioni, sembra che la ragazza soffrisse per la separazione tra i genitori avvenuta cinque anni fa. Un biglietto trovato, in cui spiegava alla famiglia il suo drammatico gesto e per sottolineare che si trattava di una sua decisione, ne è la conferma.
“C’erano delle fragilità pregresse nella ragazzina, i cui genitori si erano separati cinque anni fa, ma cerchiamo la causa scatenante del suicidio, che al momento non emerge con chiarezza”. Lo afferma il Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. “Che sia un suicidio – sottolinea il magistrato – non ci sono dubbi, anche alla luce della lettera di spiegazioni che la ragazza ha lasciato. Non emergono problemi scuola o di relazione. Attendiamo il rapporto dei carabinieri della compagnia di Gravina di Catania per avere un quadro più chiaro anche sul movente”.
“Era solare, sorridente, amata da tutti, disponibile, ma aveva sempre un velo di tristezza sul volto, forse la separazione dei genitori l’aveva segnata e resa più fragile. Ma non c’era alcunché che lasciasse presagire il gesto. Siamo tutti sconvolti e addolorati”. Così la ricorda la sua docente d’italano della scuola media che la ragazza frequentava .
“Fino a ieri sera alle 19.30 – rivela la prof. – era impegnata su una chat con i compagni di classe, che l’avevano accolta bene, e dove lei si era inserita benissimo. Le solite cose: i compiti, le vacanze. Stava studiando una lezione di italiano sul Manzoni, in cucina, dove è stato trovato il libro aperto. Poi all’improvviso – aggiunge commossa – la decisione: si è recata nella sua stanza e si è tolta la vita. Un gesto incomprensibile, nessun segnale premonitore. La famiglia è distrutta e i suoi compagni anche e noi docenti anche”.