Maxi operazione contro la Mafia, 62 arresti

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La mafia si riorganizza a Palermo, ma i Carabinieri del Ros e del Gruppo Monreale, coordinati dalla Dda del capoluogo siciliano, riescono a colpire i nuovi clan e arrestano 62 persone. L’operazione antimafia, coordinata dal Procuratore Francesco Lo Voi, dagli aggiunti Leonardo Agueci e Vittorio Teresi, e dai pm Sergio Demontis e Francesca Mazzocco, è ancora in corso. Numerose anche le perquisizioni. I militari stanno dando esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Palermo su richiesta della locale Procura Distrettuale, nei confronti di 62 persone accusate, a vario titolo di associazione mafiosa nonché dei delitti di estorsione, danneggiamento, ricettazione, favoreggiamento e reati in materia di armi aggravati dal metodo mafioso. Contestualmente si stanno ponendo sotto sequestro preventivo attività commerciali, imprese e beni immobili frutto di illecito arricchimento.

L’operazione è frutto di due distinte manovre investigative sviluppate dal Ros e dal Gruppo Carabinieri di Monreale in direzione dei mandamenti di Villagrazia-Santa Maria di Gesù e San Giuseppe Jato “che hanno avuto significative tangenze in occasione delle dinamiche inerenti la riorganizzazione di quest’ultima struttura e della dipendente famiglia di Altofonte”, spiegano gli investigatori.

Le attività hanno consentito di avere cognizione degli assetti di vertice delle “due articolazioni di Cosa Nostra nonché delle interessanti interlocuzioni con gli esponenti apicali dei mandamenti limitrofi”, dicono ancora gli inquirenti. Sono stati, inoltre, “documentati numerosi reati fine espressione della capacità di intimidazione e controllo del territorio delle compagini mafiose oggetto di indagine”. I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la Procura della Repubblica di Palermo palazzina M, alla presenza degli investigatori.

Nonostante l’età avanzata, secondo gli investigatori, erano due anziani a comandare i clan mafiosi di Villagrazia e San Giuseppe Jato, nel palermitano: in carcere anche Mariano Marchese, 77 anni, e Gregorio Agrigento, 81 anni, ritenuti dagli inquirenti fin dagli anni Ottanta vicini al boss mafioso Totò Riina. I due anziani avevano già scontato le loro pene per condanne definitive, ma secondo gli inquirenti, sarebbero stati loro a capo dei due mandamento mafiosi. L’operazione antimafia è condotta dai Carabinieri del Ros e del Gruppo di Monreale.

Mario Marchese, detto ‘zu Mariano’, sarebbe, secondo gli inquirenti, a capo del clan di Villagrazia-Santa Maria di Gesù, mentre Gregorio Agrigento, sarebbe alla guida del mandamento mafioso di San Giuseppe Jato. Sarebbero stati loro, secondo il Ros dei Carabinieri e il Gruppo Carabinieri di Monreale, a reggere le fila di Cosa nostra nelle due zone. Sono accusati di avere diretto un ‘esercito’ di una cinquantina di persone che si sarebbero occupate di estorsioni e danneggiamenti nella zona.

Sono una decina gli episodi di estorsioni scoperti dai Carabinieri di Palermo nell’ambito dell’operazione. “Ma nessuna delle sedici vittime ha denunciato le estorsioni”, come conferma il colonnello Giuseppe De Riggi, Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo. Si tratta di piccoli commercianti che per anni hanno pagato il ‘pizzo’ per paura di ritorsioni di Cosa nostra. (Adnkronos)

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