Durissima presa di posizione da parte dell’Onu contro il Vaticano, che in un rapporto muove critiche alla Santa Sede sulle politiche in materia di omosessualità, metodi contraccettivi, aborto e abusi sui minori. Ed è proprio su tale tematica che il rapposto della Nazioni Unite che le ammonizioni diventano vere e proprie accuse parlando di decine di migliaia di abusi consentiti dalla Chiesa ed esortando a “valutare il numero di bambini nati da preti cattolici, scoprire chi sono e prendere tutte le misure necessarie per garantire i diritti di questi bambini a conoscere e a essere curati dai loro padri”. In materia di aborto invece l’Onu esorta il Vaticano a “rivedere la propria posizione sull’aborto quando è a rischio la vita e la salute delle donne incinte e a identificare circostanze in cui l’accesso ai servizi di aborto possa essere ammesso”.
La risposta della Santa Sede non si è fatta attendere, in una nota ha fatto sapere che “prende atto” delle osservazioni conclusive dell’Onu di Ginevra sulla pedofilia e ribadisce il proprio “impegno a difesa dei diritti del fanciullo”, ma esprime rincrescimento per il “tentativo di interferire nell’insegnamento della chiesa cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa”.