14° appuntamento della Rassegna Teatrale Città di Lamezia Terme

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Tutto pronto per il quattordicesimo appuntamento della rassegna “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, diretta da Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo, che quest’anno ha offerto al numeroso pubblico spettacoli di grandissima qualità. Sabato 2 aprile alle ore 20.45 al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme andrà in scena “Lo scopone scientifico” con la regia di Enzo Ardone, che vedrà sul palco gli attori della compagnia “Rive Gauche” di Roma. 

La commedia è tratta dall’omonimo film diretto da Luigi Comencini e scritto da Rodolfo Sonego, sulla base di un avvenimento reale a cui aveva assistito a Napoli nel 1947. L’adattamento per il teatro è stato curato da Giovanni Clementi.

La storia si svolge tra una baracca romana e una lussuosa villa, dove ogni anno una vecchia signora americana, amante del gioco delle carte, viene a soggiornare. Tutti gli anni quindi l’anziana donna e il suo segretario si scontrano giocando allo scopone scientifico con Peppino e Antonia, coppia di borgatari. Una partita che ogni anno dà la possibilità alla coppia romana di sognare un futuro diverso e di uscire dalla loro vita misera. Ogni anno però, puntualmente, la coppia americana ha la meglio su Antonia e Peppino, fino a quando le cose sembrano cambiare, sia per i consigli di un professore, il saggio della baraccopoli, che per l’intervento di un baro. Solo l’intervento finale di Cleopatra, figlia dei due baraccati, metterà fine a questa lunga partita.
Una commedia che sottolinea l’importanza del binomio denaro-potere e che Luigi Comencini, regista del film, ha definito “una favola giusta sulla lotta dei deboli contro i potenti”.

I protagonisti della commedia sono: Peppino (Paolo Formiconi), Antonio (Anna Maria Astengo), la vecchia (Maria Antonietta Tortora), George (Paolo Franzini), il Professore (Raimondo Statella), Richetto (Elio Bruni), Cleopatra (Giulia Ardone), nonno Augusto (Agostino Abolesci), Pasqualina (Antonella Rebecchi), Iolanda (Monica Biagini) e il dottore (Maurizio Bisozzi).

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