La Calabria è stata, per volontà di Oliverio, una delle cinque regioni Italiane a volere il referendum no triv, che costerà circa 500 millioni di euro alla collettività . Eppure, incredibilmente, il tema è sparito dall’agenda del Governatore.
Non ne parla, al netto di una dichiarazione scontata per il si , ,probabilmente per il diktat ricevuto da Renzi.
Eppure, nei mesi scorsi, Oliverio si era vestito da Masaniello , correndo a Bari da Emiliano per recitare il ruolo di difensore delle coste meridionali, con annunci roboanti che preludevano a un impegno massiccio nella campagna referendaria. Nulla di questo è accaduto
Ne parla, invece, Lucio Presta, candidato sindaco del Pd a Cosenza, che in un’intervista ha dichiarato che il 17.aprile non andrà a votare, sconfessando clamorosamente la linea del Presidente della Regione e del Partito Democratico calabrese.
Una confusione senza limiti che dimostra come Oliverio e il Pd locale inseguano senza sosta il renzismo ,.arrivando addirittura a un silenzio che sa di incoraggiamento all’astensione su un quesito elettorale voluto da loro stessi”