Ormai da troppo tempo la Calabria ha subito inerme scelte inopportune rispetto a quelle che sono le sue naturali potenzialità. Lo sviluppo coerente e sostenibile di un territorio passa attraverso la valorizzazione e la tutela delle sue peculiarità. Non vogliamo entrare nel merito di ciò che accade appena fuori dai confini nazionali o polemizzare per un miglio in più o in meno di distanza dalla costa. E’ sul futuro del nostro territorio che puntiamo e su questo non possiamo più cedere di un passo. Votare SI al Referendum Nazionale del 17 Aprile- afferma il Coordinatore generale di CalabriAmbiente Giovanni Andiloro- non rappresenta per la Calabria solo un NO alle trivelle ma qualcosa di più importante; un segnale di inversione di rotta! Nel prossimo futuro la nostra Regione si giocherà, con i fondi Europei, una partita importante ed alla fine di questa ennesima opportunità, riusciremo a restare autonomamente in piedi solo se saremo in grado di costruire competitività e credibilità in alcuni settori strategici, Agricoltura e Turismo in primis. Inutile sottolineare che solo una incorruttibile e meticolosa azione rivolta alla valorizzazione e alla tutela dell’Ambiente potrà predisporre il nostro straordinario territorio ( 800 Km di costa, montagne incise da affascinanti torrenti e pianure fertili) allo sviluppo naturale dei comparti strategici. Un Si rappresenta, pertanto, il segnale di un territorio che punta all’energia alternativa; un SI rappresenta l’inizio di una rivoluzione culturale di una Regione che non è più disposta ad essere designata dall’alto come destinataria di ecomostri ad elevato impatto ambientale; una Regione e una popolazione che vuole vivere in piena armonia
con l’inestimabile patrimonio che la natura gli ha donato e di cui noi dovremmo essere attenti custodi ed intelligenti investitori.
Il coordinatore generale
Giovanni ANDILORO