Arrestato latitante tra i più pericolosi d’Italia

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È stato arrestato Roberto Manganiello,boss del clan camorristico scissionista Marino e uno dei 100 latitanti considerati più pericolosi. Manganiello 35 anni è stato catturato in un covo nel casertano ed era latitante dal 2013.

La cattura è stata eseguita dagli investigatori della questura di Napoli con quelli di Caserta e coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco).

Era ricercato per concorso nell’omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, fedelissimi del clan camorristico Di Lauro, avvenuto a Napoli il 28 ottobre del 2004.

Un omicidio che aveva segnato l’avvio di una delle più cruente faide di Camorra e che vide contrapposte le famiglie camorristiche scissioniste Abete/Abbinate/Notturno, Amato/Pagano e la stessa famiglia Marino.

I poliziotti per irrompere nell’appartamento si sono finti pony express per la consegna di pizze a domicilio.

L’uomo, che stava guardando l’incontro di calcio Inter-Napoli ed era in compagnia di una ragazza, non era armato e non ha opposto resistenza all’arresto.

Gli investigatori hanno accertato che cambiava covo continuamente per non essere localizzato.

Da latitante, Manganiello, gestiva personalmente gli affari illeciti, legati al traffico di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni del clan camorristico Marino, tuttora attivo nell’area nord di Napoli.

“L’arresto di Roberto Manganiello – ha dichiarato il capo della Polizia Alessandro Pansa, commentando l’arresto – dimostra ancora una volta come la cattura dei latitanti rappresenta uno dei pilastri della lotta al crimine organizzato. Esprimo – ha continuato il Prefetto – il mio forte apprezzamento al questore, agli uomini e alle donne della Polizia di Stato del capoluogo partenopeo che, con costante impegno e dedizione, hanno lavorato per assicurare alla giustizia un così importante criminale”.

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