“Convegni come quello organizzato presso un hotel alle porte di Lamezia Terme sul delicato tema dell’immigrazione è fortemente fuorviante per quanto riguarda lo stesso spinoso fenomeno che ormai è incontrollato e rappresenta una possibilità in più per tutti quei buonisti del caso che potranno così discutere di tutto ciò con l’incompetenza che sempre li contraddistingue”. Sono queste le dure parole di Igor Colombo, esponente del movimento Sovranità – Prima gli Italiani.
“Se questo evento – spiega – voleva essere il tentativo di rilanciare un autentico dinosauro della politica come Agazio Loiero, del quale ricordiamo i fallimenti da ministro e da governatore della Calabria, si può tranquillamente affermare che questo è miseramente fallito in quanto a contestare gli stessi relatori ed organizzatori, vi era proprio un gruppo di immigrati del vicino centro d’accoglienza. L’immigrazione è un fenomeno che, diversamente da quanto sostiene il Pd, rappresentato al convegno dal suo vice-segretario nazionale Lorenzo Guerini e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti, non si affronta con l’accoglienza e con l’integrazione, propositi questi ornati e mascherati da falsa eloquenza e da un buonismo di facciata pericolosissimo, che stanno ingrassando associazioni e cooperative spesso gestite da personaggi senza scrupoli che fanno vivere gli ospiti come bestie (poi i razzisti saremmo noi). Suddetti fenomeni – prosegue Colombo – generano altresì un pericoloso conflitto sociale con chi nella sua Nazione si sente abbandonato da uno Stato che persegue finalità ed obiettivi diversi da quelli che sono il diritto alla casa, sostegno ad imprese, famiglie, pensionati, disoccupati etc, visto e considerato che tutte le già risicate risorse del welfare, vengono impegnate per l’accoglienza business degli immigrati”.
“Tutto ciò – incalza – noi lo dicevamo già in tempi non sospetti infatti il problema immigrazione lo si risolve solo attraverso un sinergico intervento dell’Europa tutta verso quello che è lo splendido continente africano, portando in quelle terre missioni, educazione, tecnologia, agricoltura e con creazioni di protettorato per consentire agli stessi africani di riappropriarsi delle proprie ricchezze e risorse naturali che da anni sono in mano a multinazionali che consentono e producono fame e disperazione tra questi popoli. Al sindaco di Riace – continua l’esponente di Sovranità – ed a tutti quelli che come lui hanno visioni xenofile il mio consiglio è quello di leggere un bel libro sul tema, “Il Campo dei santi”, altamente profetico, scritto da un francese Jean Raspail nel lontano 1973 quando questo fenomeno ancora non esisteva, ma quando già il continente africano iniziava ad essere depredato e devastato dai signori della guerra. Infine lancio un invito a tutti i politici calabresi che sostengono tesi di accoglienza ed integrazione ad un confronto pubblico con la mia persona o con qualsiasi altra del mio movimento politico informando gli stessi, qualora non lo sapessero, che anche nel mondo della Chiesa, di quella stessa Chiesa che oggi si trova su posizioni diverse rispetto alla sua tradizione a tale fenomeno, ci fu qualcuno che in tempi non sospetti lanciò l’allarme su quanto si prospettava nel suo Paese ed in tutta Europa. Mi riferisco – conclude – al cardinale francese Lustiger che nel 1984 pose seri e lungimiranti interrogativi sul fenomeno immigrazione, su di un qualcosa che si è accettato e voluto e di cui le generazioni future avrebbero dovuto affrontare cause ed effetti, altro che riconoscimenti di riviste americane e persone influenti che non conoscono la storia dell’Europa e dei popoli”.