Il rappresentante del comune di Gioia Tauro all’interno del consiglio di amministrazione della Iam deve dimettersi.
L’ente non può mantenere il proprio rappresentante dopo che questa mattina l’assemblea dei soci dell’azienda che gestisce il depuratore ha liquidato in pochi minuti i punti all’ordine del giorno, votati all’unanimità dal consiglio comunale di Gioia Tauro.
I soci della Iam hanno deciso di ignorare la volontà del comune di Gioia Tauro e dei suoi abitanti.
Il sindaco durante l’ultima manifestazione ha dichiarato di voler combattere insieme ai cittadini la battaglia per la chiusura della linea dei bottini e per l’azzeramento dell’attuale cda.
E’ necessario adesso essere consequenziali, prendere atto del grave disinteresse che i soci hanno dimostrato verso i ventimila abitanti di Gioia Tauro, far dimettere dal Cda il consigliere Guerrisi e andare fino in fondo in questa battaglia.
Il comune ha grandi margini di manovra e l’Asireg (quindi la Regione Calabria), considerati i ritardi nei pagamenti dei canoni, potrebbe ritirare la concessione.
E’ necessario lottare per restituire l’impianto alla gestione pubblica e farlo tornare esclusivamente alla depurazione delle acqua dei comuni allacciati, restituendo così tranquillità ai cittadini.
La gestione pubblica non avrebbe necessità di ottenere guadagni, manterrebbe gli attuali livelli occupazionali e porrebbe fine all’arrivo delle autocisterne cariche di liquami a Gioia Tauro.