Rosarno, la Mancuso replica a Papasidero: spieghino perchè non sono riusciti a presentare una lista

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Con un comunicato stampa l’ex segretaria del PD di Rosarno Stefania Mancuso risponde alle accuse mosse dall’ex consigliere Giuseppe Papasidero.

Lo storico esponente della sinistra rosarnese aveva infatti accusato la Mancuso di aver “riempito di macerie Rosarno per sette anni pensando di far scomparire con i comunicati la Casa del Popolo”. Secondo Papasidero l’ex segretaria aveva il compito di ricompattare la sinistra ma si è “consegnata” ad Arruzzolo ed Idà.

Dura la replica della Mancuso secondo la quale “Le uniche macerie lasciate nel centrosinistra in questi ultimi 7 anni sono quelle provocate dall’ex consigliere Giuseppe Papasidero durante l’esercizio dell’ultima consiliatura. I fatti parlano chiaro: io, da ex segretaria PD, rimango, nell’immaginario collettivo, colei la quale, nel 2010, grazie all’alleanza con “Sinistra per Rosarno” e con il “Il Centro per Rosarno” è riuscita a vincere le amministrative ed a far diventare Elisabetta Tripodi, allora sconosciuta (politicamente) sindaco di Rosarno; Lui, invece, viene ricordato come quello che, in pochissimo tempo, è riuscito a creare un vuoto incolmabile attorno a sé, allontanando quei pochi giovani che cercavano di approcciarsi alle politiche di sinistra ed arrivando ad autodeterminarsi, in assoluta solitudine, come gruppo consiliare “SEL” in consiglio.”

L’ex segretaria prosegue poi”Io, al contrario di ciò che asseriscono, sono molto rispettosa della storia, ma rimango dell’idea che essa vada scritta e che non si debba passare la propria esistenza a rimpiangere un passato che, seppur glorioso, non tornerà più. Il futuro è dei giovani ed essi, sono i fatti a dirlo, preferiscono bypassare il “compagno” Papasidero.

È doveroso ricordare che, all’indomani della caduta, fu proprio Papasidero a sostenere una campagna denigratoria nei confronti del sindaco uscente, asserendo che essa aveva fallito su tutti i fronti e che mai e poi mai si sarebbe potuto costruire un progetto comune attorno a lei.

Riguardo al mancato apparentamento con Forza Italia: politicamente parlando sarebbe stato un autogol clamoroso ed i primi ad accorgersene sono stati i forzisti i quali hanno scaricato gli interlocutori di centrosinistra lasciandoli col cerino in mano. Come fanno i vecchi compagni a parlare di coerenza politica e poi rimpiangere un accordo con i berlusconiani?”

Infine – conclude la Mancuso –  la smettano questi esponenti della “Sinistra storica”, come essi amano definirsi, di imputare al PD ed alla sottoscritta la mancata composizione di una lista. Si facciano un esame di coscienza e spieghino a tutti come mai non siano riusciti a trovare 12 candidati nonostante, almeno a quanto dicono loro, abbiano scritto la storia di questa cittadina. Imparino a formare giovani leve politiche che raccolgano il loro testimone, invece di trincerarsi dietro ad un “se ci fosse stato” o un “se fosse stato così”.

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