Si è costituito a Rosarno il Comitato per il NO alla riforma costituzionale del Governo Renzi.
«La riforma Boschi stravolge, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, la Carta Costituzionale riducendo la sovranità popolare, e, previa l’eliminazione del bicameralismo perfetto, introduce un nuovo e confuso bicameralismo in cui il Senato, non elettivo e depotenziato, rappresenterà gli enti territoriali e sarà ripensato sia in termini di formazione che di funzioni e competenze. Cambieranno inoltre le modalità di elezione del capo dello Stato e le modalità di approvazione delle leggi».
Per opporsi a tale pericolo imminente si è costituito ufficialmente anche a Rosarno il comitato del NO alla riforma costituzionale, per la cui approvazione i cittadini saranno chiamati ad esprimersi nel referendum confermativo di ottobre 2016.
Un’eventualità che spaventa per la portata degli interventi di un provvedimento «che non riforma, ma deforma».
Per tale ragione il comitato RosarNO, promosso da Francesco Politanò e Cosmo Cutrì, si propone di organizzare eventi ed occasioni di approfondimento sul tema della Costituzione, della riforma costituzionale e delle ragioni del NO nel referendum confermativo.
«Il fine ultimo – hanno spiegato i relatori – è quello di informare tutta la cittadinanza del passaggio fondamentale che stiamo vivendo dal punto di vista istituzionale e di renderla consapevole delle ombre che questa riforma getta sulla nostra democrazia. Condividendo quanto espresso da ben 56 tra i maggiori costituzionalisti italiani, anche noi siamo preoccupati per il fatto che il testo della riforma, ascritto ad una iniziativa del Governo, si presenti come risultato raggiunto da una maggioranza prevalsa nel voto parlamentare anziché come frutto di un consenso maturato fra le forze politiche e che la sua approvazione referendaria sia presentata agli elettori addirittura come una decisione determinante ai fini della permanenza o meno in carica di un Governo. La Costituzione, e così la sua riforma, sono e debbono essere patrimonio comune il più possibile condiviso, non espressione di un indirizzo di governo e risultato del prevalere di alcune forze politiche su altre. Dobbiamo renderci conto che la Costituzione non è una legge qualsiasi, che persegue obiettivi politici voluti da una maggioranza momentanea, ma esprime le basi comuni della convivenza civile e vogliamo sottolineare, come prima di noi hanno fatto i costituzionalisti sopra indicati, che la Costituzione è indubbiamente un prodotto “politico”, ma non della politica contingente, basata sullo scontro fra maggioranza e opposizioni ed è per questo che anche il modo in cui si giunge ad una riforma investe la stessa “credibilità” della Carta costituzionale e quindi la sua efficacia».
Il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata delle Camere, durante le votazioni della riforma, lascia spazio, in conformità con l’art.138 della Costituzione, al referendum confermativo senza quorum. Questo significa che non c’è bisogno di una soglia minima di votanti, dunque i cittadini saranno chiamati a scegliere tra due opzioni: confermare o non confermare le modifiche costituzionali.
Il Comitato è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini, le associazioni e le forze politiche che condividono lo spirito dei promotori.
Il Comitato si è dotato di una pagina Facebook “Rosarno per il NO al Referendum Costituzionale” dove sarà raccolta una rassegna stampa aggiornata sul tema della riforma Costituzionale con contributi scritti e video.
Comitato RosarNO