Tutto è accaduto presso l’istituto comprensivo I di Rovigo, scuola Giovanni Pascoli. Un ragazzo con disabilità psicomotorie a parere della madre da circa due anni è vessato e subissato dalle minacce costanti dei bulli, e dalle percosse dei frequenti pestaggi. Cosi Cinzia Miatton, madre del piccolo Lorenzo frequentante la quarta elementare dell’istituto Pascoli I di Rovigo, essendo esausta della condizione cui è relegato il figlio ha deciso dopo l’ultimo pestaggio, ai testicoli e la conseguente prognosi di dieci giorni circa prescritta dai medici, di rivolgersi in questura, e presso gli organi di comunicazione, denunciando le aggressioni al figlio da due anni circa. La scuola dice la madre, sconsolata e turbata, sembra non volere mio figlio cosi come altri istituti che lo considerano essere l’anello debole, quando invece i disabili dovrebbero essere una risorsa; i veri bulli sono i genitori non i ragazzi. Mi avevano chiamata dall’istituto per dirmi che mio figlio avesse mal di pancia ed invece aveva delle ecchimosi che ho deciso di pubblicare su facebook, cosicchè tutti possano vedere la verità. La scuola, a nome della dirigente Maria Rita Pasqualin, si difende dicendo che è stato solo un episodio con epilogo isolato e che la madre, mai aveva denunciato episodi di bullismo nei confronti del figlio; tuttavia la dirigente si dice sorpresa che la madre non si sia recata a segnalare il tutto ed abbia sporto denuncia. La scuola a nome della dirigente si dice pronta a verificare gli eventuali casi, qualora si dovessero verificare. Siamo nel nuovo millennio, ma il mondo sembra essere chiuso e gretto, nei suoi consueti stereotipi di normalità e bellezza da cui ogni giorno siamo pervasi, e si è sempre più corrisposti verso quell’idealità che non esiste. Quello che i greci chiamavamo: “kalos kai agathos”, ovvero il culto della bellezza narcisistica, da cui oggi la società è purtroppo affetta.
Francesco Grossi
