Spiacevole episodio per uno studente di Vibo Valentia, il quale dopo aver assistito all’inaugurazione della mostra fotografica dell’artista Oliviero Toscani, tenutasi al Valentianum, si è visto rifiutare un selfie con una scusa abbastanza pesante che ha scatenato non poche polemiche. E’ lo stesso studente a denunciare su Facebook quanto accaduto attraverso una lettera:
“Dopo la conferenza e l’inaugurazione ho chiesto all’artista di poter avere il piacere di fare una foto insieme in modo da poter conservare uno scatto con il celebre ‘maestro del clic’. La risposta è stata deludente: ‘No’. Un no secco e deciso seguito da affermazioni sul mio presunto status sociale. Mi ha additato come un potenziale ‘mafioso’ affermando che avrei benissimo potuto esserlo poiché, a suo dire, anche Matteo Messina Denaro non ha la faccia da mafioso eppure lo è. A malincuore devo attestare che la caratteristica principale di una delle persone che consideravo tra gli artisti migliori al mondo è la presunzione. Sto parlando di Oliviero Toscani.”
Dinanzi all’artista però non vi era certo un “mafioso” come espresso da Toscani, ma il figlio di una poliziotta e di un luogotenente dei carabinieri. Il ragazzo amareggiato e deluso dal comportamento di un’artista del calibro di Toscani, ha inoltre dichiarato: “Mi dispiace molto di averla conosciuta e di aver perso due ore della mia vita ad ascoltare le sue parole definite “anticonformiste” e usate “per lanciare messaggi contro i pregiudizi”, ai miei occhi adesso appaiono solamente come poco coerenti. Se è vero che vanno sfatati i luoghi comuni dell’umanità il primo a doverlo fare , è proprio lei. Essere calabrese non significa essere mafioso e dovrebbe vergognarsi di questa sua idea ottusa.”