Tre ex direttori e cinque funzionari della filiale di Catanzaro del Banco di Napoli sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di truffa aggravata. Secondo il pm della Procura catanzarese Vito Valerio, che nei giorni scorsi ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini, i vertici dell’istituto avrebbero venduto prodotti finanziari, i cosiddetti derivati Swap, “in violazione delle norme bancarie con artifizi e raggiri” ai soci dell’azienda catanzarese Max motors srl.
In pratica ex direttori e funzionari avrebbero “omesso di indicare la concreta natura e finalità speculativa di tali contratti derivati” e avrebbero predisposto, si legge nell’avviso di conclusione delle indagini, “condizioni contrattuali sempre complessivamente sbilanciate in favore dell’istituto di credito”.