Il capogruppo Ncd Arruzzolo incontra il commissario Asl di Reggio Calabria

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Il capogruppo del Ncd in Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo, ha incontrato il commissario straordinario dell’Asp Giacomo Brancati per conoscere i motivi che causano il ritardo dell’emanazione dell’Atto aziendale, assenza che sta provocando numerosi problemi gestionali alle strutture sanitarie del territorio provinciale, in particolare, quelle ubicate nella Piana di Gioia Tauro e nella Locride.
“Intendo ringraziare il commissario Brancati per la disponibilità dell’incontro, apprezzandone la chiarezza e la professionalità con cui sta governando una delle aziende sanitarie più complesse della regione. Durante l’incontro – prosegue Giovanni Arruzzolo – è emersa la comune opinione sulla necessità di affrettare i tempi di varo dell’Atto aziendale, strumento indispensabile per affrontare l’organizzazione di uomini e mezzi di competenza dell’Asp e per garantire i livelli minimi di assistenza socio-sanitaria alle popolazioni. In particolare – prosegue Arruzzolo – sono state affrontate dei presidi ospedalieri di Polistena e Gioia Tauro, tenuto conto che sono, al momento, le uniche strutture di pronto intervento sul territorio, la cui funzionalità è stata, nel tempo, impoverita nonostante vi siano operatori di primordine e sperimentati. Ciò ha determinato uno spostamento di carichi di lavoro e di risposte alle richieste di servizi sanitari verso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. E’ emblematico, in tal senso, la mancanza di servizi di pronto soccorso in tutta la Piana di Gioia Tauro, i cui residenti, nei casi di emergenza-urgenza, sono dirottati verso il capoluogo di provincia e nelle altre strutture  ospedaliere della regione, con conseguenza molto serie per la salute. Dinanzi a questo quadro – continua Giovanni Arruzzolo – devo che il commissario Brancati ha garantito che in brevissimo tempo l’Atto aziendale sarà licenziato. Nelle more, però – conclude il capogruppo del Ncd –  rimane aperta la questione della completa ed efficace funzionalità degli ospedali di Polistena e Gioia Tauro, che non devono essere ulteriormente sacrificati pur nella prospettiva della realizzazione del nuovo ospedale della Piana per cui tutti ci stiamo battendo. Non è infatti accettabile che i due ospedali siano progressivamente depauperati di risorse umani e strumentali, ma che sia, invece, garantita la continuità delle prestazioni e i livelli di assistenza”.

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