E’ stato realizzato ieri in Italia, nel reparto di Chirurgia e Medicina dell’Ospedale di Chioggia, il primo intervento di “termoablazione mediante microonde”, ossia una nuova tecnica che permette attraverso un ago incandescente, di sciogliere il tumore al fegato, ai reni, ai polmoni, alla tiroide e alle ossa, anche se è in fase metastatica. Questo nuovo metodo consente di intervenire sul paziente, sciogliendo il tumore, e sopratutto non vi è necessità che il malato si sottoponga a sedute di chemoterapia. Questo nuovo processo però non funziona per tutti i tumori, spiegano il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello insieme al responsabile del servizio di ecografia interventistica Mario Della Loggia. “La termoablazione mediante microonde è un nuovissimo trattamento che necessita di un generatore di microonde e di un terminale chiamato antenna che, mediante guida ecografica, viene inserita direttamente nella lesione. L’antenna, attraverso un aumento di temperatura rapido, controllato e localizzato, provoca la distruzione del tessuto malato con la massima precisione“. In sostanza con una incisione di 2-3 millimetri i medici vanno a colpire solo la zona interessata dal tumore e regolano il calore dell’ago in base alla grandezza del cancro.
Secondo i dottori di Chioggia “In questo modo evitiamo l’asportazione chirurgica, rendendo possibile il trattamento anche su pazienti pluripatologici, quindi inoperabili e fragili, con tempi di ricovero più brevi e una migliore ripresa funzionale dei pazienti stessi“.