Beni ed imprese riconducibili agli indagati sono stati sequestrati dagli uomini della Divisione Polizia Anticrimine di Catanzaro e dagli specialisti in indagini patrimoniali del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Dalle investigazioni, secondo quanto ha riferito la polizia, sono emersi gli interessi delle cosche, con solidi legami con le cosche reggine e vibonesi oltre che con quelle crotonesi, sulle attività economiche della zona. Il sequestro ha riguardato, fra l’altro, un esercizio ricettivo, un maneggio ed una società per la distribuzione di slot machine e, in particolare, le società di servizi attraverso le quali la cosca controllava di fatto la gestione delle attività interne ad importanti villaggi turistici della zona, monopolizzando le attività di manutenzione e ristorazione, le forniture di generi alimentari e pesantemente condizionando ogni tipo di servizio. Si è poi evidenziata l’infiltrazione, da parte del sodalizio, in apparati politico-amministrativi locali.