A Reggio gli ultimi scampoli della campagna elettorale stanno drammaticamente evidenziando un uso disinvolto e arrogante del potere comunale da parte del sindaco Falcomatà e del PD.
Le strutture comunali, incredibilmente, sembrano essere proprietà privata ad uso esclusivo di Falcomatà, del PD e degli esponenti del si alla vergognosa de-forma della Costituzione firmata da Renzi, Boschi, Verdini e Alfano.
Si stanno forzando regole e, sic et simpliciter, si sta sfregiando la democrazia.
La concessione e l’utilizzo del Teatro “Francesco Cilea”, culla della cultura cittadina, per una manifestazione del PD con la presenza di Renzi, il Pinocchio di Rignano, è l’ultima grave forzatura dei regolamenti che, a parte i risvolti di vario tipo, offende il semplice e banale buon senso.
La disperazione di Falcomatà e dei suoi accoliti sta provocando una serie di comportamenti inaccettabili e spregiudicati che offendono profondamente la città e i reggini.
In tal senso, chiediamo formalmente un immediato intervento delle autorità competenti al fine di garantire trasparenza, pluralismo e legalità.
Anche per questo, ci appelliamo alla nota maturità ed intelligenza degli elettori reggini affinchè esprimendo un grande e sonoro NO respingano il tentativo di demolire la nostra Costituzione e, al tempo stesso, boccino l’arroganza del fallimentare sindaco Falcomatà e della sua inadeguata amministrazione.
Ivan Tripodi (Segretario cittadino PCI Reggio Calabria)