Si è concluso oggi il corposo ciclo di consultazioni che ha visto protagonisti enti, associazioni e tutti gli stakeholder che contribuiranno ad arricchire l’articolato del progetto di legge organico “Interventi regionali per la prevenzione ed il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione di una cultura della legalità e dell’economia regionale”, voluto dal presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, Arturo Bova.
Un vasto programma di audizioni che ha permesso di acquisire suggerimenti, osservazioni, emendamenti ed indicazioni specifiche al testo di base della legge anti ‘ndrangheta che sarà proposta alla valutazione della Commissione ed all’eventuale approvazione del Consiglio regionale.
Sono stati ascoltati oggi: Michele Drosi (Anci Calabria), Giovanni Aricò (Casartigiani Calabria), Nino Marcianò (Confesercenti), Rocco Raso (Sos Impresa – Rete per la Legalità associazione antiracket ed antiusura della Confesercenti), Francesca Cozzupoli (Unindustria Calabria), Vincenzo Pepparelli (Cna Calabria), Rinaldo Settino (UECOOP Calabria), Antonio Latella (Presidente Nazionale Associazione Sociologi Italiani) e Franco Caccia (Presidente Deputazione Calabria della stessa Associazione). Susanna Quattrone (Confapi Calabria) ha annunciato che farà pervenire una memoria.
Per il Dipartimento Presidenza – Settore Legalità e Sicurezza della Giunta regionale è intervenuta la Dirigente Innocenza Ruberto.
Dalle audizioni dei soggetti interpellati sono emersi molteplici spunti ed argomenti di riflessione, fra i quali ha spiegato Arturo Bova: “un migliore e più fruttuoso impiego delle Risorse Pon Sicurezza e legalità da utilizzare per investimenti significativi e di qualità; un irrobustimento dell’attività di vigilanza e controllo su sale giochi che spesso risultano circoli culturali, eludendo in tal modo aspetti di natura fiscale e normativa e fruendo di agevolazioni e riduzioni di imposte; aumento degli interventi di prevenzione e di sostegno alle vittime di usura, siano singoli o imprese; promozione di azioni contro il caporalato; una migliore gestione delle aziende confiscate (dipendenti sul lastrico, fornitori non pagati, aziende chiuse, difficoltà di mercato), attraverso la previsione di tutor aziendali; interventi in favore dell’accesso al credito; eventuale previsione per gli assegnatari dei beni confiscati dell’obbligo di comunicare periodicamente l’elenco della compagine sociale e i rapporti con terzi; e – tra i diversi interventi individuati dal punto di vista dell’approccio sociologico, anche quello di effettuare periodicamente ed in maniera esaustiva la raccolta dei dati e delle informazioni che costituiscono il presupposto essenziale delle iniziative che le autorità regionali vorranno intraprendere per il contrasto alla criminalità organizzata”.
“In omaggio al suo ruolo e all’esercizio delle prerogative di stimolo e promozione della cultura della legalità – ha detto il presidente Arturo Bova – la Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria ha svolto efficacemente la funzione di trait d’union tra i vari livelli istituzionali, le organizzazioni datoriali e l’associazionismo. Abbiamo scritto una bella pagina di cittadinanza attiva e consapevole che rappresenta base preziosa di lavoro per i futuri adempimenti dell’organismo che mi onoro di presiedere”.
Alla seduta hanno preso parte i consiglieri: D’Agostino, Battaglia, Morrone e Nucera.
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