PCI: plebiscitario dato conseguito dal NO nella città metropolitana di Reggio è stato semplicemente splendido

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Nei giorni scorsi, convocata dal segretario Lorenzo Fascì e alla presenza di Michelangelo Tripodi (della segreteria nazionale), si è riunita la Segreteria provinciale del PCI per analizzare lo splendido risultato referendario ottenuto dal NO alla de-forma costituzionale Renzi-Boschi-Verdini e per esprimere una valutazione politica sull’azione della giunta Falcomatà, partendo dall’inaccettabile stato comatoso della città di Reggio aggravato, tra l’altro, dalla paralisi amministrativa provocata, dopo un mese e mezzo dal suo azzeramento, dalla mancata nomina della giunta comunale da parte del sindaco.

Il plebiscitario dato conseguito dal NO nella città metropolitana di Reggio è stato semplicemente splendido; infatti, il 70% dei voti contrari alla de-forma sono certamente da leggere come una severa bocciatura sia di Renzi e del PD, che del sindaco Falcomatà, il quale, con la sbandierata illusione di diventare senatore, ha svolto una asfissiante, quanto inutile, campagna elettorale porta a porta.

I reggini, infatti, con grande intelligenza e maturità hanno severamente castigato il PD e il sindaco Falcomatà poiché, oltre al dissenso sul merito della sedicente riforma, hanno pesantemente e giustamente punito il disastroso biennio dell’amministrazione gestione comunale.

I comunisti non possono dimenticare il palese sovvertimento del programma elettorale che era alla base della candidatura di Falcomatà

In tal senso, la Segreteria provinciale del PCI, nel giudicare totalmente inadeguate le politiche e le scelte messe in campo dal PD e dal sindaco Falcomatà, considera inaccettabile che la città, per meri giochetti e calcoli di potere, sia, ancora oggi, senza una giunta comunale.

Inoltre, la Segreteria provinciale del PCI ha espresso profonda soddisfazione per la recente adesione al partito dell’avv. Salvatore Chindemi, al quale è stato chiesto un impegno diretto nell’opera di radicamento e rafforzamento organizzativo.  

In tal senso, Salvatore Chindemi è entrato a far parte del Coordinamento provinciale del PCI con l’incarico di responsabile del dipartimento “Politiche della città metropolitana”.

Si tratta di un ulteriore segnale di apertura del PCI alle tante donne e ai tanti uomini, fino a ieri senza tessera e spesso sfiduciati dal panorama politico, che guardano con rinnovata attenzione e forte simpatia alla difficile ed entusiasmante opera di ricostruzione di una credibile forza organizzata dei comunisti nel nostro Paese. 

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