Il 21 gennaio 2017, a Rosarno (RC), i Carabinieri della locale Tenenza agli ordini del S.Tenente Alfio Rapisarda e coordinati dal Tenente Gabriele LOMBARDO, Comandante della Compagnia di Gioia Tauro, in ottemperanza all’Ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi – Ufficio Esecuzioni Penali, rintracciavano e traevano in arresto R. V., quarantenne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, poiché resosi responsabile dei reati di cui all’art. 612 – bis del c.p. (Atti persecutori) ai danni della ex moglie convivente.
I fatti risalgono al 2009 quando, a seguito della causa di separazione tra i due coniugi, il Giudice aveva disposto l’affidamento del figlio alla madre e la possibilità, per il padre, di vederlo periodicamente. Le occasioni per incontrare il proprio figlio ben presto erano diventate, invece, l’opportunità per l’uomo per cercare di ritornare con la moglie. Ma ad ogni rifiuto della donna, R.V. rispondeva con pesanti minacce, sia verbali che telefoniche. Addirittura, in alcune circostanze, l’uomo era giunto ad inviare foto di pistole al telefono cellulare della moglie, non esitando a seguirla costantemente durante i suoi spostamenti ed a contattarla ogni sera, talvolta anche in orario notturno, minacciandola di tornare insieme.
Dopo lunga attività istruttoria svolta dai Carabinieri della Tenenza, quindi, R.V. è stato riconosciuto colpevole del reato di stalking, reato per il quale dovrà scontare la pena di 1 anno e 4 mesi in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.