Presentati risultati del progetto “Digital landscape”

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Sono stati presentati questa mattina al Teatro Umberto i risultati del progetto “Digital landscape: percorsi interattivi per la conoscenza del territorio” finanziato dal MIUR nell’ambito del Concorso nazionale “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale a nelle istituzioni culturali e scientifiche”. Il progetto, risultato vincitore a livello nazionale, è stato proposto dal Liceo Classico “Fiorentino Fiorentino”, capofila di una rete di scuole composta dagli istituti comprensivi “Perri-Pitagora” di Lamezia Terme, di Sant’Eufemia e Gizzeria, di Curinga, Falerna e Maida. Partner della rete di scuole sono stati anche il Comune di Lamezia Terme, la Soprintendenza Archeologia della Calabria e la 3D Research spin-off dell’Università della Calabria. 

In una prima fase, gli studenti dei diversi istituti, dopo essere stati sensibilizzati alla conoscenza storica del territorio Lametino, sono stati coinvolti nella ricerca di base e nelle attività preliminari finalizzate alla digitalizzazione dei reperti. In una seconda fase, hanno assistito alla riproduzione in 3d dei reperti attraverso un percorso altamente innovativo e moderno che ha collegato la cultura classica con le nuove tecnologie secondo le previsioni del Piano Nazionale Scuola Digitale e che ha portato alla realizzazione di un prodotto tecnologico di grande utilità per una migliore fruibilità delle informazioni culturali attraverso la “traduzione digitale”. Il sistema innovativo realizzato è costituito da un totem multimediale con display da 55’’ che consente la visualizzazione di modelli tridimensionali di oggetti (i reperti studiati dai ragazzi) che possono essere visualizzati utilizzando la tecnica stereoscopica, attraverso l’impiego degli occhialini 3D in dotazione del sistema. Questi, indossati, permettono, insieme al monitor del totem, di visualizzare gli oggetti come “se questi uscissero dallo schermo”, dando così la sensazione di poter stimare la profondità di scena (non possibile con sistemi tradizionali).  Oltre all’adozione di una postazione fissa come quella del totem, è stata sviluppata anche un’App per dispositivi mobili capace di adempiere alle finalità di audioguida interattiva per le vetrine espositive del museo: l’App, infatti, oltre a riportare la planimetria del museo con l’ubicazione dei reperti nelle vetrine, permetterà anche di leggere appositi QR-CODE che saranno posizionati vicino ai reperti selezionati per la costruzione del percorso di conoscenza del territorio. 

Un progetto di grande rilevanza non solo per il Liceo Classico “Fiorentino”, che lo ha promosso e per le scuole della rete, ma per tutta la città di Lamezia Terme e per il suo comprensorio. Il totem, infatti, al momento installato nell’Atrio delle muse del Liceo Classico, sarà collocato in via definitiva, nel Museo Archeologico Lametino per essere fruito dai visitatori. Alla presentazione dei risultati di oggi hanno preso parte Teresa Bevilacqua dirigente scolastico del Liceo Classico ed Artistico Fiorentino di Lamezia Terme, Paolo MascaroSindaco di Lamezia Terme, Graziella Astorino assessore alla Cultura e Annamaria Scavelli assessore all’Urbanistica, che ha seguito tra l’altro il progetto a scuola, Fabrizio Sudano coordinatore per l’archeologia della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Reggio Calabria e Vibo Valentia e Maria Luigia Gullì, docente del liceo classico. Gli interventi sono stati affidati a Stefania Mancuso, docente Unical, progettista e coordinatrice scientifica del progetto, Maurizio Muzzupappa, presidente della 3D Research e docente Unical e agli alunni del liceo classico che hanno partecipato al progetto. I lavori sono stati conclusi Maria Domenica Lo Faro, direttore del polo museale della Calabria. 

“Senza il singolo contributo di tutti, di ogni studente, questo progetto non avrebbe avuto la stessa riuscita – ha affermato la dirigente scolastica Bevilacqua – tutti noi possiamo sentirci pienamente soddisfatti per aver fattivamente contribuito alla crescita del nostro territorio: il patrimonio culturale appartiene a tutti noi e con questo progetto abbiamo sensibilizzato le nuove generazioni sul suo valore”.

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