Riceviamo e pubblichiamo
L’otto marzo, erroneamente definita festa della Donna, è la Giornata Internazionale della Donna. Si deve avere chiaro questo concetto per definire la nostra società tendenzialmente egalitaria. Non si festeggia la donna, in quanto tale, ma si ricorda la forza ed il lavoro di altre donne che, durante il corso della storia, hanno permesso di poter affermare il pensiero e la qualità di altre donne. Questo, però, non basta. Siamo nell’era della tecnologia, dell’informazione, della rete, ma siamo ancora molto lontani dall’uguaglianza tanto combattuta e sofferta. Occorre fare una precisazione tra uguaglianza formale e sostanziale. L’uguaglianza è un principio sancito nell’articolo 3 della Costituzione, legge fondamentale dello Stato italiano, che recita testualmente: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali […]”. Questo è ciò che viene definito uguaglianza formale. Per quanto riguarda l’uguaglianza sostanziale, riferita al genere, la realtà è un’altra. Non bisogna andare lontano: se si analizzano i vertici strategici di un’impresa si può notare come la percentuale delle donne, impiegata nel ricoprire tali ruoli, sia nettamente minore rispetto alla percentuale degli uomini; non solo, violenza e sfruttamento ormai colorano tristemente le nostre giornate. Tutto questo può essere definito disuguaglianza sostanziale. Nel nostro Paese questa disparità è fortemente evidenziata, basti pensare che una donna su due è occupata e, nel Mezzogiorno, le donne occupate sono meno di un terzo. La violenza sulle donne genera una media di 171 vittime all’anno ed il fenomeno è in forte crescita anno dopo anno. Sorge, quindi, l’esigenza di risolvere il problema alla radice, a livello embrionale. Bisogna capire che la Donna non è una sorta di “surrogato” dell’uomo, un’entità diversa. Diventa, dunque, strettamente necessario non solo sensibilizzare le coscienze, ma educarle. Educare, dunque, le nuove e le vecchie generazioni può contribuire a creare una nuova prospettiva. Bisogna cercare di rimuovere gli ostacoli sociali, lavorati e culturali, che impediscono di fatto l’attuazione del principio costituzionale. Per questi motivi, i Giovani Democratici della Federazione di Cosenza, in particolare il Dipartimento politiche di genere e pari opportunità, in collaborazione con il Dipartimento integrazione sociale e diritti umani, hanno fortemente voluto realizzare una giornata di riflessione: “IO L’OTTO MARZO LOTTO SEMPRE”, per commemorare le varie fasi di un’evoluzione storica, politica e sociale che vede coinvolte le donne e non ancora terminata. L’iniziativa si terrà in Piazza XI Settembre a Cosenza, sabato 8 Marzo, dalle ore 10:00 alle ore 13:00: ci sarà una mostra fotografica e verrà distribuito un volantino con tante informazioni importanti che riguardano molti aspetti delle donne nella nostra società.
Rosita Leonetti – Resp. Pari Opportunità e Politiche di Genere , GD Federazione di Cosenza
Rossella Bonasso – Resp. Integrazione Sociale e Diritti Umani, GD Federazione di Cosenza
Maria Cristina Guido – PD Federazione Provinciale di Cosenza