Nella giornata odierna, personale della Squadra Mobile e militari del Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti dei seguenti soggetti già destinatari del provvedimento di fermo di indiziato di delitto eseguito il 5 maggio u.s.
- MUSARELLA Gianfranco, nato a Reggio Calabria, il 07.04.1978;
- MARRA Antonino, detto “Nino”, nato a Reggio Calabria, il 01.01.1980;
- MARRA Giovanni, nato a Reggio Calabria, il 25.03.1983;
- MARRA Alessandro, nato a Reggio Calabria, il 27.06.1987.
Altra misura cautelare in carcere è stata notificata a:
5. MUSARELLA Sebastiano, detto “Seby”, nato a Reggio Calabria, il 7.04.1978, già detenuto per altra causa.
I primi 4 soggetti rispondono, a vario titolo, di estorsione, porto e detenzione illegale di armi, lesioni personali, danneggiamento mediante incendio, aggravati dalle modalità mafiose o per aver agevolato l’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta.
MUSARELLA Sebastiano – già condannato per associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine “Eremo” del 2005 – è accusato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose o per aver agevolato l’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta.
Sempre in data odierna, il Gip presso il locale Tribunale ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di MUSARELLA Gianfranco, MARRA Giovanni e degli arresti domiciliari a carico di:
6. BARILLA’ Pamela Domenica, nata a Reggio Calabria il 16.09.1994,
arrestati in flagranza di reato, il 5 maggio scorso, dai suindicati organi di polizia Giudiziaria, per detenzione illegale di armi comuni e da guerra, nonché del relativo munizionamento.
Infatti, nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate durante l’esecuzione dei fermi, in un locale adibito a deposito di vario materiale, attiguo all’abitazione di MUSARELLA Gianfranco, gli operatori dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato individuavano un vano e un sottotetto all’interno dei quali rinvenivano un arsenale di armi, parti di armi e munizioni, composto da:
· 1 fucile mitragliatore kalashnikov Ak 47,
· 1 pistola mitragliatrice modello Uzical. 9×19, privo di matricola;
· 1 pistola semiautomatica marca Beretta cal. 9 parabellum, con matricola obliterata;
· 1 revolver cal.32, con matricola obliterata;
· 1 pistola semiautomatica marca Beretta cal. 9 corto;
· 1 pistola a salve cal. 8, priva di tappo rosso, con evidenti segni di manomissione;
· 4 fucili cal. 12, di cui 3 con matricola abrasa;
· 2 carabine;
· 1 carabina ad aria compressa;
· varie parti di arma per uso caccia;
· 4 silenziatori;
· varie cartucce cal. 9 parabellum, calibro 12, 7,65 e 7.62×39;
· varie divise di una ditta di vigilanza;
· alcuni passamontagna e guanti;
· 4 caschi ed attrezzi da scasso.