Zmedica: utili consigli contro la sindrome premestruale

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Una grossa fetta della popolazione femminile (e di riflesso anche maschile) soffre gli effetti della sindrome premestruale. Parliamo di una serie di disturbi che spesso compromettono lo stato di benessere fisico e soprattutto mentale della donna, tali da inficiare anche le relazioni interpersonali. Allora, cerchiamo di capire perché in quei giorni le donne appaiono come delle indomabili fiere dall’aggressività gratuita e spesso esagerata, al fine di suggerire preziosi consigli e scongiurare una volta per sempre il rischio di divorzio.

Nei 7-10 giorni che precedono l’arrivo del ciclo, iniziano a comparire i primi segni e sintomi: il seno è gonfio e dolorante, l’addome duole, il peso lievita, il viso si riempie di foruncoli, compaiono mal di schiena, mal di testa e dolori muscolari. Il tutto condito da una serie di ripercussioni comportamentali e psicologiche quali cambi di umore repentini, ansia, insonnia, irritabilità, aggressività, crisi di pianto, stanchezza ed incontrollabili attacchi di fame con voglia di alimenti dolci. Proprio così! Dunque, se vedete che d’un tratto la vostra donna diventa una grassa irascibile cacciatrice di cioccolato, sappiate che non è posseduta dal demonio, ma è solo colpa di questa sindrome!

Le cause ed i meccanismi che la scatenano sono purtroppo sconosciuti ma è stato osservato che diversi fattori concorrono a provocarla. In base a questi, vediamo quali possibili consigli possono mettere in pratica le donne per cercare di ridurne i sintomi.

Il più conosciuto fra i fattori scatenanti è la carenza di magnesio dovuta ad un incremento della produzione di ormoni, come l’aldosterone, che regolano il bilancio dei sali minerali nel nostro corpo. Il magnesio riduce l’ipereccitabilità neuromuscolare e contribuisce a ridurre gli spasmi della muscolatura uterina, fa diminuire la voglia di alimenti zuccherini ed agisce sulla psiche placando il malumore. Un 20 % della popolazione ne è carente e, considerato che se ne debbano assumere almeno 1500 mg al giorno, si consiglia l’utilizzo di integratori alimentari oppure un aumento del consumo delle fonti che naturalmente lo contengono come spinaci, semi di zucca, legumi, avocado, banane, mandorle e cioccolato fondente.

Anche lo squilibrio ormonale sembra essere causa della sindrome premestruale: un aumento di estrogeni e prolattina è alla base dell’aumento di volume e del dolore al seno, della ritenzione idrica che causa l’aumento di peso. Si osserva anche una riduzione di dopamina e serotonina, endorfine in grado di regolare il tono dell’umore. Per contrastare gli effetti di questo quadro, viene in nostro aiuto l’attività fisica la quale aiuta a combattere lo stress, a liberarsi dalle tossine, a scaricare le emozioni negative, la tensione psicofisica che si accumula e, di conseguenza, ad alleviare il dolore muscolare dovuto ai crampi. Durante l’attività fisica vengono rilasciate endorfine che aumentano il senso di benessere e di serenità. Non solo, aiuta anche a dormire meglio, che a sua volta ha un effetto positivo sull’umore ed il grado di irritabilità.

Un’altra concausa della sindrome premestruale potrebbe essere la carenza di un’importante vitamina, la B6, coinvolta nella sintesi di serotonina e dopamina. La dopamina ha la capacità di inibire la prolattina, pertanto se non viene prodotta per carenza della vitamina non riesce ad impedire l’eccessiva produzione e gli effetti negativi che la prolattina esercita. Per tanto, sarebbe opportuno integrare questa vitamina che si trova abbondantemente in legumi, patate, cereali integrali, frutta fresca, ecc.

Infine, per attenuare l’intensità dei sintomi, altre abitudini da modificare riguardano l’alimentazione. Da escludere completamente sono il caffè, il the e tutte le bevande contenti caffeina, i superalcolici e gli alimenti ricchi di zuccheri semplici. Questi ultimi infatti provocano rialzi glicemici improvvisi che, a loro volta, influenzano il rilascio dei neurotrasmettitori responsabili del tono dell’umore e del senso dell’appetito (serotonina, adrenalina, dopamina, noradrenalina ecc.). Il sale andrebbe assunto con moderazione perché favorisce la ritenzione idrica ed andrebbero evitati i grassi saturi perché contribuiscono ad innalzare il livello degli estrogeni, ed i cibi in scatola perché contengono glutammato, un amminoacido dall’azione eccitante che può contribuire al nervosismo.

La natura (donna anch’essa) offre il suo aiuto alla lotta contro la sindrome premestruale anche con la soia e l’agnocasto. La soia è ricca di fitoestrogeni, sostanze naturali molto simili agli estrogeni femminili, che favoriscono il riequilibrio del rapporto estrogeni-progesterone. L’ agnocasto, invece, contiene principi attivi capaci di ridurre il gonfiore addominale, i dolori muscolari ed in genere quasi tutti i sintomi della sindrome premestruale.

Dunque, care donne e cari uomini, ecco a voi gli strumenti preventivi da mettere in pratica per garantire una pacifica convivenza. Se soffrite di questi disturbi e vi riconoscete a pieno nella sindrome premestruale, inutile tergiversare, è ora di prendere gli opportuni provvedimenti e cercare di sconfiggere il demone che vi possiede. Se invece a soffrirne è la vostra lei, mantenete calma e ricordate che in questi periodi, baci e abbracci si possono somministrare…senza leggere il foglietto illustrativo!

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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