Carissima dottoressa,
da un periodo di tempo ho visto che aumentavo di peso e non riuscivo a capirne il motivo, visto che comunque mangiavo allo stesso modo. Così ho fatto le analisi e ho scoperto di soffrire di ipotiroidismo. La mia domanda è, come devo comportarmi adesso? Riuscirò a perdere peso ora che la mia tiroide non funziona correttamente? Grazie mille.
Domenico
Caro Domenico,
l’ipotiroidismo è una condizione che insorge perché la tiroide funziona poco e non produce l’adeguata quantità di ormoni tale da soddisfare le richieste fisiologiche dell’organismo.
Gli ormoni tiroidei influenzano numerose funzioni dell’organismo e un basso livello di tali ormoni va a riflettersi su tutto ciò su cui essi agiscono. In particolare, sono coinvolti nella crescita e nella maturazione dei tessuti, nella respirazione delle cellule, nella regolazione della temperatura corporea, nella sintesi delle proteine e nel metabolismo dei carboidrati. Per tanto, quando la loro concentrazione si riduce, le cellule non sono più stimolate e svolgere tutti questi processi fisiologici. Allora iniziano a comparire sintomi quali stanchezza e debolezza, la pelle è secca, aumenta la sensibilità al freddo perché il corpo non riesce più a produrre calore, si perdono i capelli, il cervello rallenta le funzioni e compaiono difficoltà a concentrarsi, ad apprendere e perdita di memoria, stipsi, aumento di peso e scarso appetito, disturbi del ciclo mestruale e disfunzioni erettili, il cuore rallenta la frequenza e compare l’ipercolesterolemia. Tuttavia può anche succedere che la malattia decorra in maniera del tutto asintomatica: in questi casi, un campanello d’allarme può essere l’assottigliamento dei capelli, i crampi muscolari o anche la comparsa di gozzo (aumento del volume della tiroide). In ogni caso, per una diagnosi certa di ipotiroidismo è necessario effettuare un esame ematico.
La condizione di ipotiroidismo viene trattata farmacologicamente mediante somministrazione di ormone tiroideo sintetico, in forma di compresse o in formulazione liquida. Ma, visto l’aumento di peso che accompagna la malattia, come bisogna comportarsi a tavola?
Nello specifico, lei chiede se è possibile far regredire l’aumento di peso che ne consegue. Si, è possibile dimagrire anche con una tiroide mal funzionante, adottando le corrette abitudini alimentari. Vediamo in dettaglio.
Innanzitutto è necessario parlare di iodio. Lo iodio è un elemento indispensabile alla tiroide per la produzione degli ormoni e una sua carenza può essere causa di ipotiroidismo per cui è importante, anche ai fini profilattici, introdurlo con l’alimentazione. Gli alimenti ricchi di iodio sono: pesci di mare, molluschi, crostacei, aragoste, cozze, acciughe, baccalà, merluzzo, sogliola, e sale iodato. Quest’ultimo andrebbe aggiunto a fine cottura perché con il calore lo iodio evapora e viene perso. Introdurre la giusta quantità non vuol dire però esagerare perché anche un eccesso di iodio può causare ipotiroidismo. Il fabbisogno di iodio è per gli adulti 150 mg/die, per i bambini 90-120 mg/die e per le donne in gravidanza 200 mg/die.
Se decidiamo di consumare cavoli, broccoli, cavolfiore, rape, ravanelli, patate dolci, arachidi, fagioli, dobbiamo tenere presente che questi alimenti, specialmente crudi, aumentano il fabbisogno di iodio e pertanto se ne consiglia un uso limitato.
Anche il selenio è importante per il metabolismo degli ormoni tiroidei: è presente in cereali patate, carne e pesce; uova e salumi invece, tendono a rallentare la tiroide.
Un’altra cosa da sapere è che l’eccesso di fibra può ridurre l’assorbimento intestinale dei farmaci tiroidei. Pertanto è preferibile utilizzare si frutta e verdura di stagione ma, il loro consumo deve avvenire lontano dalla somministrazione dei farmaci in modo da consentire loro di esercitare l’effetto farmacologico. Anche caffè e latticini possono avere questo effetto, perciò se ne consiglia un consumo moderato.
Detto ciò, si deve ricordare che un paziente affetto da ipotiroidismo sottoposto a terapia, è esattamente uguale ad una persona la cui tiroide funziona regolarmente. Di conseguenza dieta equilibrata ed attività fisica portano ad una riduzione del peso corporeo anche nel suo caso.
Dott.ssa Lorena Muzzupappa
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