Cara dottoressa,
da piccolo mia madre non mi faceva mai fare il bagno dopo aver mangiato ma io non ho mai capito perché. Ora che sono padre e porto i miei figli al mare, saprebbe dirmi se è vero che per fare il bagno bisogna aspettare due ore dopo aver mangiato e soprattutto perché? Grazie
Alfredo
Gentilissimo Alfredo,
le svelo l’arcano mistero che probabilmente attanaglia moltissime persone.
I rischi che derivano da un tuffo in acqua dopo mangiato possono derivare da una congestione o da una indigestione vera e propria. La prima è causata dal fatto che lo sbalzo termico tra la temperatura corporea e quella dell’acqua del mare provoca un blocco della digestione. L’indigestione vera e propria è invece dovuta al fatto che, dopo aver mangiato, buona parte del nostro sangue fluisce verso l’intestino per contribuire al processo digestivo. Se ci tuffiamo in acqua e iniziamo a nuotare o, come fanno i bambini, a giocare e muoversi in continuazione, il sangue si sposterà verso i muscoli che lo richiedono. In questo modo, non è più disponibile per la digestione che viene per tanto bloccata.
Dunque, dobbiamo affidarci al nostro buonsenso per stabilire quanto l’acqua sia fredda e quanto si è mangiato. Se il primo non è un fattore modificabile, per lo meno possiamo stare attenti alla nostra alimentazione e a quella dei nostri bambini. Le classiche due ore di attesa non sono universalmente valide perché ogni alimento ha il suo tempo di digestione. Per farle alcuni esempi, un succo di frutta impiega 20 minuti ad arrivare all’intestino, le verdure dai 30 ai 50 minuti, la frutta 40 minuti, i carboidrati e il pesce in genere un’ora, mentre per formaggi o bistecche possono essere necessarie anche 5 ore.
Detto ciò, a mare è sempre preferibile scegliere alimenti semplici da digerire, ricchi di acqua e poveri di grassi, specialmente per i bambini che soffrono l’attesa del prossimo bagno.
Dott.ssa Lorena Muzzupappa
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