È convinzione comune che per dimagrire e tornare in forma basta togliere dalla dieta pasta e pane: i carboidrati sono visti come il peggior nemico a tavola. Guai ad assaggiarli! Ti gonfiano, ti lievitano nello stomaco, diventi grassa e piena di cellulite. A sostenere questa tesi sono le stesse persone che dopo mesi e mesi di dieta senza carboidrati si rivolgono ad un nutrizionista esordendo con “non riesco a dimagrire, sto sempre a dieta ma non perdo 100 g!”. E perché succede questo? Semplice, proprio a causa della totale esclusione di ogni fonte di carboidrati dalla loro alimentazione, nella perenne convinzione che siano questi la causa dei loro kg di troppo.
Allora cerchiamo di scardinare questa infondatezza e far fare loro pace con i nostri amici carboidrati.
Fonte di energia prontamente utilizzabili, i carboidrati occupano un posto basilare all’interno della piramide alimentare, a sottolineare ancora una volta l’importanza della loro presenza nella dieta quotidiana. Se ne raccomanda infatti una porzione ai pasti principali.
Ma perché sono necessari per dimagrire? Immaginiamo che il nostro corpo sia un’automobile per il cui funzionamento servono carburante ed olio. Il carburante è rappresentato dal nostro accumulo di grasso (tessuto adiposo) mentre l’olio rappresenta i carboidrati che introduciamo con la dieta. La domanda è questa: può la nostra macchina consumare carburante senza olio? Possiamo quindi bruciare tessuto adiposo senza mangiare carboidrati? La risposta è no! No perché, per rimuovere i grassi dal tessuto adiposo e trasportarli per essere smaltiti, occorre energia e queste energia deve derivare necessariamente dai carboidrati.
Per tanto, non fate l’errore di escluderli completamente dalla vostra dieta, ma bilanciatene l’apporto in base alle vostre esigenze, tenendo sempre bene a mente che, un eccesso di carboidrati si trasforma in nuovo tessuto adiposo.
Dott.ssa Lorena Muzzupappa