Nella splendida cornice di Bova, uno dei borghi più suggestivi d’Italia, tra antichi vicoli e panorami mozzafiato, Istituzioni e Cittadini, Studiosi e Studenti, Visitatori e Operatori, si incontreranno per raccontare una storia di recupero della cultura e di riconciliazione delle differenze.
Nel pomeriggio del 17 giugno, Bova si animerà per la presentazione del Progetto Culturale e per l’inaugurazione della mostra dal titolo “Sguardi nuovi per vecchi sentieri – Sulle orme di Edward Lear | 1847.”
L’evento coinvolgerà più zone del borgo: i presenti, infatti, si muoveranno a piedi dall’Aula Magna “Spazio Cultura”, dove avverrà la presentazione, verso il Centro Visita del Parco Nazionale dell’Aspromonte per il taglio del nastro. Le note dell’Orchestra dei Fiati di Delianuova e i profumi delle rose di Bova accompagneranno i diversi momenti dell’iniziativa, che si concluderà in Piazza Roma, con la degustazione dei sapori tipici dell’area grecanica.
Il Progetto, realizzato su iniziativa del Liceo Scientifico Statale “Leonardo Da Vinci” con il Dipartimento dArTe dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, finanziato dal MIUR nell’ambito del Concorso nazionale “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”, giunge così ad una spettacolare e soprattutto concreta conclusione, lasciando le tracce di un importante lavoro compiuto da varie Istituzioni e attori del territorio con la collaborazione dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, del GAL Area Grecanica e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti-ONLUS – Sez. Provinciale di Reggio Calabria. Ma soprattutto valorizza l’impegno di dottorandi e studenti del Dipartimento dArTe e del Liceo Scientifico “L. Da Vinci”, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
E ancora, non solo resteranno apprezzabili pannelli che reinterpretano le narrazioni di Edward Lear, ma si lascerà la possibilità di coinvolgere, nella lettura di essi, culture, sensibilità ed abilità differenti. Perché la grande forza sta nella multiculturalità del Progetto che consente un’esperienza interattiva con l’ausilio di molteplici apparati tecnologici e visivi: braille, mappe tattili, codici QR, dispositivi per la realtà aumentata e la disponibilità in varie lingue: inglese, arabo e grecanico.
La cultura diviene elemento di comunicazione, divulgazione e valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale, abbattendo diversità e differenze. Un’ importante infrastruttura, dunque, non solo materiale, ma anche di rappresentazione di una visione allargata di un’area al margine dello Stivale, che si affaccia al cosmopolitismo, esaltando l’opera e l’ingegno di artisti, poeti e scrittori che hanno raccontato la storia dell’Aspromonte e di Reggio Calabria e che oggi scopriamo abbiano ancora tanto da raccontare.
Si tratta di un primo passo, perché è nata una piattaforma culturale che si può replicare e può divenire testimonianza di un cambiamento nella consapevolezza del passato.
E’ ora di raccontare una nuova storia in Aspromonte… fatta di lavoro e di ingegno, di obiettivi e di risultati e questo faranno gli ospiti del particolare pomeriggio nel Borgo: presenteranno un sogno di partecipazione, di inclusione, di innalzamento della cultura identitaria, resa fruibile a tutti, perché tutto questo possa essere riferimento per nuove ed interessanti forme di collaborazione, che esaltino, ancora una volta, la riconciliazione delle differenze.