Riceviamo e pubblichiamo
The show must go on. E siamo d’accordo. Ma qualcuno spieghi alla sinistra lametina che questo adagio vale soltanto se lo show alla fine meriterà gli applausi della platea. Qualora si tratti di spettacolo indecoroso e soprattutto autoreferenziale, sappiano il sindaco Gianni Speranza ed i suoi accoliti che nessuno si lamenterà di essersi persi l’epilogo. Tanto il biglietto i lametini l’hanno già pagato e, se lo spettacolo continua, anzichè il rimborso del biglietto, rischieranno soltanto di dover pagare quota doppia.
Fuor di metafora, giunta l’ufficialità del ricorso che la Giunta proporrà al Consiglio di Stato contro la delibera del Tar che accertava l’illegittimità dell’aumento dell’Imu votato dalla maggioranza in Consiglio comunale lo scorso dicembre 2013 (con la complicità del centrodestra), non resta che lo sconcerto per un accanimento spiegabile solo dai fini personali, dal momento che era stata già la Corte dei Conti calabrese a bocciare il provvedimento.
Fini personali ed una visione dispotica e privatistica della politica che le esternazioni dei giorni scorsi di Sel non fanno che confermare. Era stato, infatti, proprio il gruppo consiliare cui fa riferimento il sindaco Gianni Speranza ad anticipare il ricorso del Comune contro la sentenza del Tar, quasi che il Comune fosse cosa loro (e senza avere la decenza di risparmiarsi una battuta fuori luogo su CasaPound, tirata in mezzo nell’infantile gioco del “chi mi sta più simpatico” quasi fossimo alle scuole elementari e non in una situazione di sempre più probabile dissesto finanziario).
Comunicati tragicomici e comunicazioni omesse, come quella con il quale la Giunta avrebbe quanto meno dovuto spiegare, prima che la notizia aquisisse i crismi dell’ufficialità e si diffondesse, la decisione di ricorrere al Tar per impedire ai cittadini di ricevere il rimborso dell’eccedenza Imu dicembre 2012 e la mini-Imu di gennaio 2014.
Suprusi ed accanimenti contro la cittadinanza che ci auguriamo i lametini non dimentichino quando si andrà al voto, sempre più tardi grazie alla furba mossa del sindaco che – come sappiamo – ha prima annunciato e poi ritirato le proprie dimissioni “irrevocabili”.
Mimmo Gianturco – coordinatore regionale Cpi