Diritto alla mobilità nei territori del basso Jonio cosentino, finalmente si è mossa la macchina operativa al fine di mettere in sicurezza le strade interne e togliere dall’isolamento buona parte del territorio. Registriamo, seppur con cauto ottimismo, i lavori avviati dal Settore Viabilità della Provincia di Cosenza per tamponare lo stato di precarietà in cui versano, ormai da quasi un decennio, le vie poderali che collegano i centri abitati dell’entroterra, come Scala Coeli e San Morello, alla Statale 106. Nei mesi scorsi, interessato da diversi residenti di quelle aree, avevo sollevato in Regione lo stato vergognoso delle strutture viarie. Oggi si muove qualcosa, ma l’obiettivo è quello di ridisegnare la mappa delle strade interne, ormai erose dal tempo e dal continuo dissesto idrogeologico al quale è sottoposta l’area, per garantire agli utenti maggiore sicurezza e soprattutto per evitare lo spopolamento di una delle zone più belle dello Jonio e più produttive dal punto di vista agricolo e zootecnico.
È quanto dice il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, impegnato da tempo, anche con il sostegno del movimento nazionale Il Coraggio di Cambiare l’Italia di cui è presidente, nella rivendicazione del diritto alla mobilità nei territori della Calabria e che, proprio in merito allo stato di abbandono e pericolosità delle Strade Provinciali 200 e 260 (ex Statale 108 Ter), nel settembre scorso aveva presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale Oliverio per sollecitare immediati interventi sulle arterie e chiedere la redazioni di nuovi progetti, da far valere sulla programmazione comunitaria, mirati a ridisegnare la viabilità interna dell’area ionica cosentina.
Registriamo con favore – aggiunge Graziano – i lavori avviati dalla Provincia e attesi da tempo sull’asse di collegamento Scala Coeli – San Morello – Statale 106, ma si tratta comunque di interventi tampone che non risolvono il grave problema della viabilità interna. Atteso che, trattandosi perlopiù di rattoppi al manto stradale, alle prossime piogge saremo nuovamente punto e a capo. Serve programmazione, sia da parte della Provincia che della Stessa Regione. Con quest’ultima – scandisce – che dovrebbe farsi carico di elaborare nuovi progetti per la mobilità stradale da inserire nel piano operativo regionale 2014-2020. Nelle prossime ore, al fine di assicurare maggiore solidità all’impianto viario delle SP 200 e 260, a servizio tra l’altro di numerose aziende agricole e zootecniche operanti nell’entroterra e messe in crisi proprio dall’impossibilità di raggiungere le zone costiere, insieme – precisa ancora il Segretario questore – all’assessore provinciale al Bilancio, Vincenzo Scarcello, chiederemo al Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci una più incisiva attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle arterie stradali più critiche del territorio. Nel frattempo prendiamo atto di questo piccolo risultato che dà respiro e speranza alle popolazioni residenti, confidando – ribadisce – in un intervento diretto della Regione Calabria per far sì che quest’area della regione, totalmente esclusa dai piani nazionali di convergenza nel sistema Europa, possa ritornare presto ad avere i servizi basilari che le consentano di rimanere viva. Perché così, un territorio come il Basso Jonio cosentino – conclude Graziano – ricco di storia e tradizioni ma ormai desertificato di tutti i presidi pubblici, rischia di diventare una terra arida e disabitata