La mistificazione continua della verità è oramai un vezzo di questa maggioranza che dinnanzi alla evidente e comprovata incapacità amministrative cerca di manomettere i fatti per aggredire il corretto operato della minoranza. Ricordiamo a proposito al Sindaco che la minoranza, per legge, ha l’obbligo di controllare, verificare e denunciare le condotte ritenute inopportune e/o illegittime di chi amministra. Vi sono responsabilità che non possono essere omesse per piacimento di qualcuno. Quanto accaduto, poi, nella seduta del Consiglio Comunale del 25.07.2017 ha, veramente, dell’inverosimile, specialmente leggendo la ricostruzione palesemente inveritiera eseguita dalla maggioranza. Invero: a) alla minoranza non è stata concessa la parola in via preliminare per la lettura di un documento, da parte del Consigliere Cusato, che segnalava, a parere della stessa, una serie di violazioni dello statuto; b) Vi è stata, quindi, la palese violazione sia dello statuto che delle prerogative della minoranza; c) La parola è stata strappata successivamente dal capogruppo Domenico Scriva pur avendone il pieno diritto, con una contestazione pesante del Sindaco che,sul punto, non poteva nemmeno intromettersi o interrompere tale intervento; d) Il Presidente del Consiglio non è riuscito a contenere le scorribande del Sindaco Giuseppe Idà che ha reso l’assemblea quasi un ring, piuttosto che prendere atto serenamente dell’azione politica della minoranza. Precisato ciò, appare evidente che di quanto accaduto è responsabile il Sindaco, Giuseppe Idà, che lo ha usurpato violentemente il Presidente Iannaci nella conduzione del Consiglio. Ricordiamo al Sindaco Idà, che ha dimostrato, ancora una volta, la sua ignoranza e lividità, che la minoranza ha il diritto di gestire autonomamente il proprio percorso di opposizione sul quale non può, certamente, interloquire nessuno. Queste condotte possono o meno essere gradite o commentate, ma mai con attacchi personali per come disgustosamente è accaduto da parte dello stesso. Ed, ancora, ricordiamo al Sindaco che la minoranza ha lasciato l’aula solo tre volte: a) la prima in occasione del mancato accoglimento della legittima richiesta dei Consiglieri di Minoranza di fissazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere sulla crisi dell’area portuale e sull’agricoltura; b) la seconda allorquando ha denunciato la violazione della norma che prevede che per l’approvazione del bilancio consuntivo deve concedersi un termine di giorni venti ai consiglieri; c) la terza in occasione del Consiglio del 25.07.2017, ove si è denunciata la mancata trasmissione della documentazione per come previsto dallo statuto aggiornato. In tutte le altre sedute del tutto tecniche la minoranza è stata sempre presente. Ricordiamo, ancora, che tutte le richieste di discussione su problemi importanti per la cittadinanza sono state sistematicamente disattese con violazione lo statuto che stabilisce che il Presidente del Consiglio debba procedere alla fissazione della seduta entro 20 giorni. In particolare, è stato omesso di fissare il Consiglio Comunale per affrontare i gravi problemi dell’agricoltura e dell’occupazione, con audizione dei cittadini, del degrado ambientale, del non funzionamento del sistema rifiuti, dei problemi del cimitero, ecc. Ebbene, le ripetute richieste della minoranza sono rimaste senza alcuna risposta pur promettendo il Presidente Stefano Iannaci che avrebbe provveduto. Quindi, chi si è sottratto al confronto è, sicuramente, la maggioranza. Ricordiamo, ancora, al Sindaco che nella seduta del 21 giugno 2017 lo stesso ha sfidato la minoranza dichiarando che la stessa poteva presentare qualsiasi denuncia o ricorso in quanto la maggioranza era tranquilla. Poi, invece, nel comunicato del 26.07.2017 scrive: “Comprendiamo che l’opposizione, ormai unita sotto la guida dell’avvocato Saccomanno, preferisca utilizzare il noto modus operandi dello stesso, ossia esposti, denunce e ricorsi al Tar, invece che confrontarsi su temi concreti che interessano la collettività ..”. Di infantile, pertanto, vi è solamente la condotta del Sindaco Giuseppe Idà che prima sfida la minoranza e poi, certamente temendo le conseguenze, si lamenta che questa abbia utilizzato le proprie prerogative di opposizione (E’ un diritto della minoranza chiedere alle Autorità di controllo la verifica o meno della regolarità degli atti di questa maggioranza e sul punto le contestazioni del Sindaco sembrerebbero un evidente e maldestro tentativo di bloccare le azioni spettanti alla opposizione). Ed, infine, sempre sotto l’aspetto politico, in quanto per il resto delle affermazioni deliranti del Sindaco ognuno deciderà come muoversi essendo evidente la pesante diffamazione, non sembra che aver asfaltato, dopo oltre un anno di amministrazione qualche pezzettino di strada, possa essere considerato un risultato eccellente! Così come il degrado a seguito della cattiva gestione dei rifiuti esistente da oltre un anno non può essere giustificato dai guasti dei mezzi della ditta avvenuti nell’ultima settimana! Il Sindaco e la maggioranza dovrebbero prendere atto dell’evidente fallimento amministrativo e della palese incapacità di gestire la cosa pubblica, che in alcuni atti assunti sembrerebbe più una gestione della pro-loco, con ogni più ampio rispetto per questa, piuttosto che di un Comune.
I Consiglieri di Minoranza: G. Saccomanno – M. Scriva – Giusy Zungri – Enzo Cusato – L. D’Agostino – Alex Gioffrè