Zmedica: La cipolla e i suoi effetti sull’organismo

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Da nord a sud, la cipolla è l’ingrediente base della quasi totalità delle ricette nel panorama culinario del nostro Paese. Oltre al suo spiccato sapore ed odore, quali sono gli effetti che ha sul nostro organismo?  Vediamoli insieme:

1.      Ha un effetto ipoglicemizzante, ovvero è in grado di ridurre la glicemia plasmatica; questo può essere d’aiuto in soggetti che soffrono di diabete di tipo II i cui valori sono  spesso alterati.

2.      Le cipolle sono ricche di acqua e per questo fungono da veri e propri drenanti, favorendo la diuresi, l’eliminazione delle scorie e combattendo la ritenzione idrica. Non solo, grazie all’attività antibatterica e antinfiammatoria, possono essere utilizzate anche come rimedio per la cistite.

3.      Uno studio pubblicato su Menopause nel 2009 ha messo in evidenza come il consumo di cipolla possa far aumentare la densità ossea. Questa rappresenta un ottima arma di prevenzione contro l’osteoporosi per tutte quelle donne che si apprestano ad affrontare la menopausa.

4.      Grazie al suo pool di antiossidanti, le cipolle sono in rado di prevenire numerose forme di cancro come quello al colon, alla prostata, allo stomaco e al seno.

5.      Le cipolle contengono composti dello zolfo i quali esercitano un’azione anticoagulante, riducono i livelli di colesterolo e trigliceridi e migliorano la funzionalità della membrana dei globuli rossi, favorendo così la salute del cuore.

6.      Lo sciroppo alla cipolla è utile come rimedio per la tosse, per faringite, sinusite, laringite, bronchite e asma bronchiale. Come si prepara? Facile! Prendere una cipolla di medie dimensioni e tagliarla a fettine sottili disponendola in una tazza capiente.
Ricoprire con 2 – 3 cucchiai di zucchero; coprire la tazza con un piattino e lasciare macerare per qualche ora. Si formerà uno sciroppo zuccherino da somministrare più volte al giorno con un cucchiaino.

7.      Infine, le cipolle sono in grado anche di controllare sonno ed umore: la presenza di folati impedisce che si formino eccessive quantità di omocisteina la quale, a sua volta, interferisce con la produzione degli ormoni che controllano umore, sonno e appetito.

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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