Gioia Tauro, arrestati i fratelli Giacobbe per omicidio Pelaia. Tutti i dettagli

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Giacobbe Marcello

In data odierna, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e della Compagnia Speciale del G.O.C. di Vibo Valentia, su disposizione del gip del Tribunale di Palmi dott. Fulvio ACCURSO, hanno eseguito due ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti dei due fratelli GIACOBBE Biagio cl.’74 e GIACOBBE Marcello cl.’77.

A seguito di articolata attività di indagine, che ha preso le mosse dall’omicidio di PELAIA Arcangelo cl.’76, barbaramente ucciso , a bordo della sua autovettura, in data 29 Giugno 2013, con nr. 09 colpi d’arma da fuoco, in pieno giorno, nell’affollata e centralissima Piazza Matteotti di Gioia Tauro, si è accertato che gli odierni indagati, in concorso tra loro e con POLIMENI Giovanni cl.’75, esecutore materiale dell’evento di sangue, già detenuto, in qualità di ideatori, registi, mandanti ed agevolatori, hanno cagionato la morte del medesimo PELAIA.


Punto fondante della responsabilità dei due fratelli è costituito dal movente del delitto in questione, che è stato fin da subito correttamente individuato dagli inquirenti nella vendetta compiuta dalla famiglia GIACOBBE, in risposta al duplice omicidio, commesso in data 01 luglio 2005, ai danni di GIACOBBE Saverio cl.’85 e di GIACOBBE Leonardo cl.’76 (quest’ultimo fratello dei prevenuti Marcello e Biagio); delitto per il quale PELAIA Giuseppe cl.’71, fratello di Arcangelo, ha ricevuto condanna definitiva. La meticolosa attività d’indagine esperita dai Carabinieri di Gioia Tauro è riuscita a dimostrare come i due germani siano stati parte attiva dell’efferato evento delittuoso, sia avendo contatti diretti col killer che effettuando delle staffette funzionali ad individuare, in quel caldo Sabato di Giugno scorso, la vittima prescelta.

I destinatari del provvedimento sono stati sorpresi, in piena notte, in Gioia Tauro e Firenze e, tradotti rispettivamente presso le Case Circondariali di Palmi (RC) e Sollicciano (FI).

L’odierna operazione, condotta in maniera esemplare dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, sotto l’egida della Procura di Palmi guidata dal Procuratore Capo dott. Giuseppe CREAZZO (pubblico ministero dott. Enzo BUCARELLI), è la pronta ed inesorabile risposta dello Stato all’ennesimo e gravissimo fatto di sangue, in una terra, come quella della piana di Gioia Tauro, in cui l’omicidio assurge troppo spesso a chiaro messaggio di terrore che tende ad intimorire tutti coloro i quali non si pieghino alle volontà delle locali logiche mafiose.

 

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