Riso (La Foresta che Avanza): Basta scuse, PM, Falcomatà e la Pace facciano il loro dovere o lascino il posto che occupano inutilmente

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“Dopo un anno e mezzo rientrare all’interno del Canile Comunale di Mortara è un successo che non dimenticheremo e che ci spingerà a continuare a lavorare in questa direzione” – esordisce così Roberta Riso, responsabile della Foresta che Avanza Calabria, gruppo ecologista di CasaPound Italia.
“In primis vogliamo ringraziare la Dottoressa Pezzimenti ed il Dottor Marroni per averci aperto le porte del canile, dopo un anno che siamo stati inascoltati da chi di dovere, cioè dal Sindaco e dalla Pace. In pochissimi giorni i due veterinari sopra citati hanno concesso questo incontro speciale (essendo il canile posto sotto sequestro appunto), trasmettendoci informazioni basilari. In primis ci preme affermare che i cani ad occhio nudo risultano essere in salute, nessun deperimento o segni che possano ricordare vecchie foto che circolavano tempo fa sul web quando la gestione era nelle mani di Aratea.”

Prosegue: “L’ottima notizia è che i 70 cani presenti all’interno della struttura sono tutti vaccinati, chippati, sverminati e soprattutto sterilizzati in quanto il Dottor Marroni ha deciso di operare in modo celere e meticoloso prima della scadenza del tempo massimo per adeguare il canile. Abbiamo contezza del fatto che siano state fatte molte adozioni, più della media che avviene negli altri canili d’Italia, soprattutto verso il Piemonte grazie all’impegno di volontari come Antonella Mazza, Claudia D’Agostino e Francesco Mulonia e questo sia monito a tutti per chiarire maldicenze.”

“Ma andiamo passo per passo: ad oggi il Canile di Mortara, come sappiamo, come la maggior parte dei canili della regione Calabria, non è a norma in quanto l’adeguamento che per legge è stato imposto dopo la vittoria del bando, non è ancora stato eseguito. Abbiamo avuto oggi informazioni in merito al fatto che siano stati messi a firma del sindaco quest’anno 300mila euro e che i lavori sarebbero già dovuti partire in questa settimana di fine agosto, senza spostare i cani in altre strutture (grazie all’interessamento di Marroni). Ecco la nota dolente: perché allora i lavori non sono iniziati? Dobbiamo aspettare che il canile debba essere chiuso per qualche provvedimento legale? Ed inoltre, il fatto che il canile non sia messo a norma crea un circolo vizioso enorme: non possono entrare cani randagi infatti da mettere in sicurezza nè questi ultimi o i gatti delle colonie registrate diffuse in città potranno essere sterilizzati. Ecco quindi che continueremo a pretendere che il Sindaco e la Pace ci rispondano e inizino i lavori subito! Perché altrimenti ogni chiacchiera è inutile.”

“Altra basilare nota: come sappiamo a Reggio per un anno non è stato fatto alcun bando per trovare una ditta di accalappiamento, ad oggi invece la ditta aggiudicatrice c’è ma dramma dei drammi, non agisce, non si è ancora attivata a mettersi in moto. Perché ci chiediamo? Sembra una barzelletta nella terra di nessuno, nella terra dove le regole e le norme non esistono e si aspetta di gridare all’ennesimo scandalo.”
“Altra colpa enorme è del corpo dei Vigili, che andremo a trovare a breve, richiedendo un incontro col Dirigente. La prassi, importate spiegarla anche ai cittadini mal informati, quando si trova un cane in difficoltà sul territorio è quella di chiamare i Vigili, i quali non possono sottrarsi dal chiamare l’Asp, non il canile sia chiaro. I vigili contattando l’Asp chiedono al veterinario di turno che deve ovviamente essere sempre presente di agire! E notizia delle notizie, malgrado oggi il canile sia chiuso, se trovassimo per strada dei cani bisognosi di cure, vi sono i veterinari L.P. i quali devono essere contattati dal veterinario di turno prendendo in consegna il cane e mettendolo in sicurezza per provvedere alla sua salute. Ed è il Comune di Reggio in questo caso a doversi obbligatoriamente occupare delle spese! Ecco allora che da oggi invitiamo ancora di più i volontari di strada o le persone di buon cuore a seguire tale prassi, perché dopo tale comunicazione è finito il tempo del “non lo sapevo” o del “i vigili non rispondono”. Dobbiamo educarci ed educare! Dobbiamo se del caso denunciare. Oggi non siamo più soli e lo potete vedere dal nostro agire! Non ci sono scuse!”

“Ed ancora, risposta a coloro i quali chiedono del perché i cani randagi non possano essere rimessi sul territorio una volta sterilizzati: semplice e drammatico, la notizia che l’Asp non abbia soldi, strutture o denaro o interesse a farlo è falsa! La realtà è che il Sindaco e la sua giunta non hanno intenzione di pagare l’assicurazione per la rimessa sul territorio di quelli che potrebbero essere i “cani di quartiere”.

“Sembra che stiamo sbrogliando un paio di nodi adesso! Sembra che le colpe siano anche facili da ricondurre. Sembra chiaro anche il cittadino deve svegliarsi, rieducarsi e prendere coscienza. Altro versante importante da chiarire è che non è per nulla reale il fatto che i cittadini comuni, interessati al bene dei cani, all’adozione degli stessi, a fare una semplice visita in canile non possano entrare presso la struttura. Anzi, possiamo comunicarvi che La Foresta che Avanza invierà una mail con lista di nostri militanti che compatibilmente alla propria vita, presteranno opera di volontariato all’interno del canile stesso”.
“Abbiamo anche chiesto chi stia provvedendo alle spese mediche ed alimentari dei cani: dopo i primi due mesi in cui i rifornimenti sono stati pagati dalle tasche dei veterinari reggini, in primis da Marroni e dalla Pezzimenti, oggi i rifornimenti sembrano arrivare per tempo, ma non si è a conoscenza se i pagamenti vengano o meno effettuati dal Comune. Chiediamo alla Dottoressa Pace informazioni in merito da tempo e continueremo a farlo finchè non risponderà. Purtroppo la notizia negativa è che i farmaci della zona del canile rifugio, invece, non sono mai stati pagati o forniti dal Comune e per questo un bel “vergogna” al Sindaco non lo toglie nessuno. Chi sa se il premio eleganza venisse assegnato per motivi etici, cosa vincerebbe il primo cittadino?”

“Le priorità quindi sono chiare: messa in azione della macchina dell’unità di cattura; riapertura del canile sanitario; pagamento da parte del Comune di farmaci destinati al sanitario, giunti sinora grazie all’umanità di veterinari reggini. A tal punto è ovvio per noi come proseguire la battaglia. Invitiamo ovviamente i cittadini a seguire un comportamento esemplare e soprattutto a chi volesse schierarsi con noi di contattarci tramite le nostre pagine Facebook: La Foresta che Avanza Calabria o CasaPound Reggio Calabria. La costanza che ci ha contraddistinto finora può davvero fare la differenza a maggior ragione con il supporto dei reggini”.

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