Nella giornata di ieri, un’operazione congiunta tra i Carabinieri della Compagnia di Locri, Carabinieri Forestali del Comando Parco Stazione di Locri e Medici Veterinari dipendenti dell’Azienda Sanitaria – Servizio Veterinario – Area A di Locri, è stata condotta in contrada “Notaro” di Ardore su terreni confiscati alle mafie.
Nel corso di una serie di controlli finalizzati alla prevenzione e alla tutela delle proprietà pubbliche, i Carabinieri della Stazione di Ardore hanno sorpreso in flagranza di reato una 38enne del posto, mentre teneva al pascolo un gregge di decine di ovini sprovvisti del marchio auricolare su terreni confiscati.
I terreni confiscati risultano essere in carico al Comune di Ardore con la finalità di curare l’assegnazione ad Associazioni ONLUS e di promuovere quindi l’applicazione della Legge nr. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, che prevede l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti – Associazioni, Cooperative, Comuni, Provincie e Regioni – in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.
I pascoli vengono affidati in seguito al rilascio di regolare concessione ed al pagamento di un canone. Ebbene, nel caso specifico, l’allevatrice oltre ad essere priva delle prescritte autorizzazioni deteneva animali sprovvisti del bolo endoruminale. I militari operanti hanno perciò contestato l’illecita introduzione di animali nel fondo altrui e di Enti Pubblici ed il contestuale invito ad allontanare gli ovini dal fondo.