Zmedica: Fame nervosa e come combatterla

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Sono tantissime le persone che soffrono di attacchi di fame nervosa, ritrovandosi a mangiucchiare qualsiasi cosa a qualsiasi orario del giorno e della notte, senza nemmeno rendersene conto. Ma, da cosa nasce? Quali sono le cause che la scatenano? E soprattutto, come si combatte?

La fame nervosa è dovuta al fatto che il soggetto utilizza il cibo per affrontare qualsiasi tipo di emozione incontrata nell’arco della giornata. Si tratta dei cosiddetto eating emozionale,per cui si mescolano le emozioni con l’assunzione di cibo.

Si pensa che queste anomalie del comportamento alimentare possano innescarsi già durante la prima infanzia quando la mamma non è in grado di riconoscere la causa del pianto del bambino e propone lui il cibo. Così facendo, il bambino non è in grado di riconoscere e distinguere le emozioni e assocerà qualsiasi cosa alla fame. Viene così a crearsi un adulto che elaborerà ansia, tensione, rabbia ed altre emozioni negative come stimoli di fame e mangerà in eccesso.

Esistono diversi tipi di fame nervosa. Ad esempio, troviamo quelli che mangiano quando sono tristi a causa di un evento spiacevole, i mangiatori ansiosi e preoccupati per qualcosa di potenzialmente pericoloso che cercano di alleviare i sintomi (sudorazione, agitazione, tensione) con il cibo, gli annoiati, i solitari, che utilizzano il cibo come compagnia, i mangiatori arrabbiati perché non sono riusciti ad ottenere qualcosa, i quali scaricano il nervosismo sul cibo.

Per cercare di combattere l’eating emozionale, è importante innanzitutto riconoscere ed ammettere di soffrire questo tipo di disturbo ed individuare quali sentimenti lo scatenano maggiormente. L’esercizio fisico aiuta a migliorare il tono dell’umore e aiuta la mente a distogliere i pensieri negativi e le preoccupazioni e per questo è un supporto insostituibile per chi soffre di fame nervosa.

Chi mangia per combattere la noia dovrebbe organizzare la sua giornata programmando delle attività piacevoli e divertenti o coltivare un hobby, al fine di tenersi impegnato e distogliere l’attenzione dal cibo.

Un’altra strategia per combattere la fame nervosa consiste nello stilare un diario in cui annotare gli episodi, le emozioni che si sono percepite, quello che si è mangiato e in quanto tempo. In questo modo si riesce ad avere una visione d’insieme, utile a rendersi conto di quanto commesso e ad imparare a differenziare le sensazioni dalla vera e propria fame biologica.

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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