11 03 settembre 2017, nelle prime ore della mattinata in Punta dcl Este (Uruguay), persona le
della locale polizia individuava e traeva in arresto MORABJTO Rocco, di anni 51 da Africo (RC), pluripregiudicato, ritenuto elemento di vertice della omonima articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente nell’arca jonica reggina e con ram ificazioni in ambito nazionale ed internazionale, latitante di massima pericolosità inserito nel programma speciale di ricerca, irreperibile dall’ottobre 1994 allorquando si sottraeva ad un ordinanza di custodia
cautelare in carcere e destinatario di un ordine di carcerazione di unificazione di pene concorrenti emesso il 13.08.2008 dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria – Ufficio Esecuzioni Penali poiché condannato alla pena della reclusione di anni 30 per i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nell ‘immediatezza il MORABITO, nel tentativo di sfuggire all’arresto, dichiarava di essere cittadino brasiliano ed esibiva un documento d’identità con la falsa identità di Francisco Antonio Capeletto Souza. Le immediate verifiche, esperite nell ‘ambito di collaborazione internazionale tra
quella polizia ed il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria attraverso il contributo dcl III Servizio della DCSA e l’Interpol, hanno permesso di identificare con certezza il fermato nel MORABITO.
L’individuazione si è resa possibile a seguito dell’attività di ricerca che la locale polizia avevaavviato su indicazione dell’esperto per la sicurezza della DCSA in Argentina, e per la stretta collaborazione info-investigativa intrapresa da Carabinieri reggini con il III Servizio della DCSA.
Le ricerche, svolte in Italia, sotto la costante direzione della Procura Distrettuale di Reggio Calabria, estese in campo internazionale, sono state progressivamente ristrette al sud America ed in particolare aJJ’Uruguay, alla cui polizia sono state fornite dai Carabinieri, attraverso il III Servizio deJla DCSA, gli elementi info-investigativi utili all’identificazione. Nella notte si arrivava all’individuazione del MORABITO in un noto albergo della zona, pertanto, alle prime luci dell’alba, si faceva irruzione nella camera ove veniva trovato il prevenuto, con falsi documenti, numerosi telefoni cellulari ed una pistola, insieme alla compagna, una donna angolana con passaporto portoghese. Nella circostanza il prevenuto, che non accennava alcuna reazione né opponeva alcuna resistenza, ha continuato a professarsi quale la persona di cui ai documenti in possesso, ma le approfondite verifiche effettuate anche attraverso la comparazione dei rilievi dattiloscopici, hanno consentito la sua definitiva identificazione, ponendo così fine a ventitré anni di latitanza, gran parte dei quali trascorsi, è stato già accertato, in sud America.
Sono state avviate dalla locale Procura le procedure per la successiva estradizione
dell’arrestato in Italia.