Reggio Calabria, Alloggi popolari incontro tra comune e associazioni

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Le famiglie in condizione di disagio abitativo o vincitori dell’ultimo bando per gli alloggi popolari dovranno attendere ancora. È quanto emerso ieri mattina durante l’incontro a Palazzo San Giorgio  tra le associazioni riunite nell’ Osservatorio sul disagio abitativo (ASIA-USB Reggio Calabria, Comitato Solidarietà Migranti, CSC Nuvola Rossa, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Un Mondo Di Mondi), il movimento Reggio non tace, la Collettiva AutonoMia, le famiglie direttamente interessate al tema, il vicesindaco Armando Neri, il consigliere delegato all’edilizia pubblica Giovanni Minniti e il vicepresidente del Consiglio comunale Antonino Ruvolo. Da quanto riferito dal consigliere delegato  Giovanni Minniti,  le verifiche sugli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, avviate dagli informatici della Re.ca.si, sarebbero ancora nella fase di digitalizzazione dei dati. Sarebbero circa <<1900 le posizioni esaminate>>, ha spiegato il consigliere delegato ma non si è ancora arrivati alla fase degli incroci dei dati e quindi alle  verifiche sulla permanenza dei requisiti per poter procedere alle eventuali decadenze delle assegnazioni. Condivisibile l’analisi del consigliere Minniti secondo il quale il problema centrale per sbloccare e legalizzare il settore è quello delle verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari e non prioritariamente quello delle occupazioni abusive, per le quali occorrerebbe avere un quadro della situazione chiaro.   Necessario secondo le associazioni   la necessità di  verificare i requisiti degli assegnatari  anche degli alloggi dell’Aterp che  rientrano nei  complessivi  7800 alloggi. Anche sul regolamento dell’art. 31, relativo alle assegnazioni in deroga, si attende l’approvazione delle modifiche della legge regionale 32/1996 ancora non approdate in consiglio regionale. << Ció non toglie- ha precisato Ruvolo- che per i casi di estrema urgenza non si possa agire prima dell’approvazione del regolamento>>.  Altra eventualità da ipotizzare, qualora il Consiglio regionale non provvedesse in tempi certi alla modifica della legge, è quella di procedere all’approvazione del regolamento per poi eventualmente apportarne le necessarie modifiche.  Non ci sono ancora risposte sul numero degli alloggi confiscati destinati ad alloggi popolari e sulla proposta progettuale che il Comune dovrebbe redigere per implementare l’offerta di alloggi popolari  rispondendo  al  bando regionale social housing della Regione Calabria pubblicato sul Burc n. 70 parte terza del 24 luglio 2017.

 Mentre le famiglie attendono, molte in condizioni di estrema precarietà abitativa, vivendo in auto o in edifici a rischio, il vice sindaco Neri ha espresso la volontà di voler risolvere le questioni aperte legate al diritto all’abitare invitando gli interlocutori a concentrarsi sulla risoluzione dei problemi. Poche in verità le soluzioni in ballo a breve termine. Un nuovo incontro è stato già fissato per il prossimo 14 settembre, con l’obiettivo di comprendere lo stato di avanzamento delle azioni previste.

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