Reggio Calabria. Eseguita ordinanza di misure cautelari per “stalking” ad un cinquantottenne di Reggio Calabria, con l’accusa di avere, con condotte reiterate, minacciato e molestato il titolare di un esercizio commerciale nel reggino ed i suoi congiunti. Inoltre, lo stesso, in molteplici occasioni sottraeva alla ditta la corrispondenza aziendale, asportandola dalla cassetta delle lettere, cagionando in tal modo un perdurante stato di ansia ed ingenerando un fondato timore per l’incolumità anche dei loro familiari.
Per tale fatti il cinquantottenne, nei giorni scorsi, è stato raggiunto da un ordinanza di applicazione di misure di custodia cautelare da parte della Polizia provinciale di Reggio Calabria, in quanto unico modo per interrompere la condotta persecutoria posta in essere, ed evitare di conseguenza il ripetersi di analoghi episodi.
Il personale della Polizia provinciale, che ha operato sotto le direttive del Comandante Domenico Crupi, sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Antonella Crisafulli, titolare delle indagini, ha avuto modo di accertare, anche mediante la visione di filmati acquisiti da telecamere collocate nella zona, le numerosissime azioni di disturbo, sfociate in veri e propri atti persecutori, comunemente individuati con il neologismo “stalking”.
Il GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria Antonio Scortecci, in tale concreta configurazione, come evidenziata dal Pubblico Ministero sulla base dell’informativa redatta dalla Polizia provinciale, ha disposto la misura cautelare, in quanto proporzionata ai fatti ed alla sanzione irrogabile.