Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio non finisce mai di stupire. Oggi risulta sbalorditiva la sua dichiarazione riguardante la scelta del film “A Ciambra” di Jonas Ash Carpignano a rappresentare il cinema italiano alla selezione dell’OSCAR 2018 per il miglior film straniero.
E’ una dichiarazione che risulta fuori dal mondo e che ha non ha alcun titolo per poterla fare anche perché appare assai di cattivo gusto il tentativo maldestro di mettere il cappello sull’opera straordinaria e di indiscutibile valore artistico del regista Carpignano.
Il problema vero è che per Oliverio “A Ciambra” è un film e nient’altro, mentre la Ciambra è purtroppo un luogo reale di dolore, di disperazione e di emarginazione sociale verso il quale il presidente Oliverio ha dimostrato sempre la sua più totale ed assoluta latitanza.
A noi basterebbe che Oliverio facesse una dichiarazione in meno ed un intervento concreto in più a favore della comunità che vive in condizioni subumane alla Ciambra di Gioia Tauro.
Dobbiamo dire che L’unico che in questi anni si è impegnato con forza e determinazione sulla drammatica e allarmante situazione della Ciambra è stato il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria dott. Antonio Marziale.
Dov’era il Presidente della Regione Oliverio quando il Garante ha costretto lo Stato ad occuparsi di quei bambini per combattere la dispersione scolastica che grazie a quell’intervento oggi si è praticamente quasi azzerata ?
Dov’era il Presidente della Regione Oliverio quando il garante ha invitato sul posto tutte le autorità, compreso il Presidente della Regione che è risultato sistematicamente assente ?
Dov’era il Presidente della Regione Oliverio quando il Garante e il prefetto di Reggio Calabria erano lì alla Ciambra con i piedi nel fango per cercare di affrontare la situazione di emergenza e di avviare un progetto di intervento e di risanamento (fogne, strade, illuminazione, ecc.), che oggi risulta in fase di attuazione ?
Siamo molto contenti e soddisfatti per il grande risultato conseguito da Jonas Carpignano e dal suo film “A CIAMBRA” e non vogliamo assolutamente sminuire il grande valore dell’opera cinematografica, ma riteniamo che Oliverio non ha il diritto di parlare della Ciambra come se fosse solo un film, mentre si è totalmente dimenticato dei bambini della Ciambra e non ha mai fatto niente per loro, cosa che invece rientrava nei suoi obblighi e compiti istituzionali che ha permanentemente disatteso, risultando sempre assente e latitante.
MICHELANGELO TRIPODI
Resp. PCI Mezzogiorno e Autonomie Locali