Il Tribunale Penale di Palmi, in composizione collegiale, presieduto dalla dott.ssa Gentile ha assolto da ogni accusa Giuseppe Spataro. Il cinquantanovenne rosarnese, per il quale il pubblico ministero dott. Ponzetta aveva chiesto la condanna a 13 anni di reclusione, era accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Spataro, difeso dagli avvocati Michele Novella e Domenico Malvaso, era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto nel luglio del 2014, nell’ambito dell’Operazione denominata Sant’Anna. In un primo momento, il Gip di Palmi dott. Fulvio Accurso, dopo l’interrogatorio di garanzia non aveva convalidato il fermo, successivamente, il G.i.p. di Reggio Calabria dott. Minniti ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’indagato, che è stata poi confermata dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. Avverso tale provvedimento, i difensori dell’indagato, ricorrevano in Cassazione, che disponeva, accogliendo le istanze del collegi difensivo, l’annullamento con rinvio dell’ordinanza applicativa della misura cautelare. Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria nel giugno 2015 quindi, uniformandosi a quanto statuito dalla Suprema Corte, che per la prima volta rilevava l’inattendibilità riguardo la posizione di Spataro della collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce, disponeva la scarcerazione di Spataro.
