La prevenzione salva la vita. Il concetto è semplice, ed anche ben conosciuto, ma purtroppo non particolarmente messo in pratica. A Rosarno si tenta la svolta, specie sotto il profilo della prevenzione delle malattie tumorali. L’associazione “Nasi Rossi con il cuore”, in collaborazione con il Comune di Rosarno – nello specifico con l’assessore Caterina La Torre, titolare alle pari opportunità e istruzione e coordinatrice dell’evento – ha fatto partire una campagna vasta per la prevenzione, dedicata soprattutto alle donne. Il primo atto si è svolto nel pomeriggio di sabato scorso, con il dott. Carmelo Lando che ha effettuato un numero considerevole di ecografie gratuite al seno. La serata divulgativa, invece, si è svolta domenica sera, con un convegno partecipato dal titolo “Un nastro rosa”. Nei locali della scuola “Marvasi”, in piazza Duomo, hanno preso la parola medici, politici, tecnici del settore e volontari. Un dibattito, moderato dal giornalista Domenico Mammola, che ha visto le conclusioni del magistrato Rocco Cosentino, che ha presentato la sua ultima fatica letteraria: “Nata sotto il segno del cancro”, edito da Luigi Pellegrini, un romanzo che racconta in prima persona la vicenda della ventenne Karima, ammalatasi di cancro al seno. In sala erano presenti anche il consigliere regionale Giovanni Arruzzolo e il consigliere metropolitano Giuseppe Zampogna. Al microfono si sono alternati il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, che ha ricordato «quanto sia centrale il ruolo delle istituzioni nella garanzia non solo del diritto alla salute, ma anche nella pratica della prevenzione», Elena Aragona, medico responsabile screening cervico-carcinoma per l’ASP Reggio Calabria, ed Elisa Depino, Ginecologa ostetrica presso la clinica Villa Elisa. Le due specialiste hanno mostrato l’aspetto scientifico dei tumori femminili più diffusi, ma anche spiegato quali sono le tappe fondamentali di prevenzione. Elisabetta Tripodi, già sindaco rosarnese e oggi direttore amministrativo dell’Asp, ha fatto presente il gap calabrese e la scarsa risposta della popolazione femminile, ma ha annunciato che l’Azienda sanitaria si sta muovendo per intensificare la campagna di sensibilizzazione così come a fornire nuovi supporti in termini di personale che sostengano i malati anche sotto il profilo psicologico. Uno dei momenti clou della serata è stata la testimonianza di Maria Anedda, dell’associazione palmese “La Danza della vita”, che ha raccontato la sua angoscia fisica e mentale di malata oncologica, ma soprattutto ha svelato la sua anima guerriera di donna coraggiosa che ha saputo affrontare il mostro, avendone il sopravvento. Le conclusioni sono state affidate a Rocco Cosentino, magistrato presso la Procura di Palmi, e autore di numerosi romanzi di successo. Cosentino ha spaziato, con ironia e leggerezza, nel variegato universo della malattia, analizzando le fasi, sottolineando la paura, ma soprattutto la grande voglia di vivere. Poi ha raccontato della protagonista del romanzo, Karima, e della sua giovinezza segnata dal cancro, ma della sua formazione continua, del suo non piangersi addosso.
La serata si è conclusa con la rassicurazione da parte dei “Nasi Rossi” di non aver terminato il percorso, tutt’altro, grazie alle sinergie istituzionali saranno previste nuove giornate di prevenzione e sensibilizzazione anche su altri tipi di tumore.
Domenico Mammola