Si è tenuta ieri lunedì 13 novembre l’Assemblea della Città degli Ulivi dove i sindaci della Piana presenti hanno all’unanimità deciso di aderire alla Manifestazione sindacale dal titolo “La Calabria Cambia Passo” organizzata da CGIL e UIL che si terrà 16 Novembre il davanti alla Cittadella regionale a Catanzaro.
Un’iniziativa che vuole sollevare l’attenzione del governo regionale su alcuni problemi, quali la ricollocazione dei lavoratori delle Province, alla forestazione ed al precariato, la definizione del ruolo di alcune partecipate, come Fincalabra e Sorical. Inoltre i sindacati intendono evidenziare nella manifestazione, alla quale i Comuni della Città degli Ulivi aderiscono unitariamente, ulteriori problematiche come quelle legate al futuro di Gioia Tauro, con l’istituzione della Zes, la zona economica speciale, e l’istituzione dell’agenzia per la ricollocazione dei portuali in esubero.
L’Assemblea dei sindaci tutta, , inoltre sollecita il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, affinché si provveda con la massima urgenza al pagamento delle spettanze dovute ai tirocinanti, precedentemente inseriti nel bacino dei percettori di mobilità in deroga, in servizio presso i Comuni facenti parte dell’Assemblea della Città degli Ulivi.
Una netta ed unitaria presa di posizione da parte dei Sindaci della Piana che il Presidente dell’Assemblea Idà così motiva “Non è possibile che centinaia di onesti lavoratori che grazie al loro costante impegno stanno contribuendo concretamente a rendere più efficienti i servizi offerti dai nostri Comuni, in servizio ormai da mesi, non percepiscano quanto dovuto. È inammissibile non essere neppure a conoscenza di una data perlomeno approssimativa dei pagamenti di progetti che stanno ormai giungendo a conclusione senza che i tirocinanti abbiano sino ad ora percepito neanche una mensilità”.
“L’Assemblea della Città degli Ulivi – conclude Idà – chiede pertanto al Presidente Oliverio di farsi carico personalmente della situazione che sta facendo vivere una dramma umano ed economico a migliaia di calabresi che vedevano nei progetti delle opportunità ed invece si sono ritrovati in un incubo”.