Coldiretti: olio IGP Calabria, la nota del del consorzio di tutela è una confessione

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Per amore della Calabria e del rispetto ai protagonisti della filiera olivicola continueremo a non tacere! Secco l’incipit di Coldiretti Calabria alla nota del Consorzio di Tutela Olio di Calabria IGP che in qualche modo, tenta di mettere il bavaglio a chi come Coldiretti ha messo in evidenza che più di qualcosa nella vicenda non è andato. Il verdetto negativo dopotutto è stato emesso da produttori e cittadini consumatori: una scelta avventata, irresponsabile e superficiale! Basterebbe essere consapevoli di questo! Per stile, non ci curiamo delle affermazioni che rasentano le contumelie espresse dal Consorzio Olio di Calabria IGP e del suo ispiratore, che evidentemente è abituato ad agire “in solitudine”.   Così come per natura e linea sindacale, siamo avvezzi a dare atto a chiunque quando le cose vanno ma a criticarle  quando non vanno. La nota del Consorzio di Tutela, che per inciso ha avuto il riconoscimento solo il 18 ottobre u.s., un mese fa, contiene però qualche interessante confessione che, tentando di assolvere l’operato del coordinatore del Comitato Promotore sig. Magliocchi, merita di essere annotata. Infatti si afferma  che:  “  Per scongiurare ulteriori lungaggini, il Comitato promotore ……………………….valutando la cruda realtà calabrese, soprattutto dal lato delle imprese confezionatrici, con numeri ben diversi da quelli di altre regioni, e su queste basi hanno accettato, per il momento, la sola extraterritorialità dell’imbottigliamento. Questo è falso in quanto il Comitato Promotore non si è mai riunito per discutere questo aspetto. Il Presidente del Comitato Promotore, ha scelto la scorciatoia, avendo come compagno di viaggio il Dipartimento Agricoltura, che invece, costantemente informato dal Ministero e dalla Unione Europea, doveva attuare una strategia con tutti gli attori della filiera olivicola. Quella fatta, non è una scelta ininfluente ma  riguarda il presente e il futuro degli agricoltori e dei territori. Invece vien da pensare, che è quasi premeditata, poiché, si legge ancora nella nota “ oggi in Calabria…….. le potenzialità di imbottigliamento attuali sono molto limitate e…….. sin da subito abbiamo organizzato raggruppamenti di imprese per progettare, con l’aiuto del Psr nelle zone più vocate della Calabria punti di imbottigliamento”.  Affermazioni nette, tra l’altro al plurale e fuori tema e che non rientrano nei compiti del Consorzio di Tutela e ininfluenti sul riconoscimento dell’IGP. Ribadiamo  – continua Coldiretti – che è stata una corsa in solitaria con decisioni da irresponsabili a danno della maggior parte dell’olivicoltura calabrese. Una cosa è certa: il valore aggiunto non rimane agli agricoltori calabresi e ancor più quello che è accaduto non fa prendere quota ad una sana occupazione diretta e indiretta. Comunque – conclude Coldiretti – vista la discesa in campo del Consorzio di Tutela dell’Olio Calabria IGP chiediamo che avvii subito, di concerto con la Regione, la modifica del disciplinare.

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