Dal prossimo primo dicembre sarà possibile presentare le domande per il Reddito di inclusione, la nuova misura di contrasto alla povertà introdotta su scala nazionale, riservata a nuclei familiari in stato di estremo bisogno, che ha lo scopo di fornire due tipi di sostegno ai nuclei familiari in situazione di difficoltà: un beneficio economico ( erogato tramite una carta prepagata per l’acquisto di beni primari ) e una presa in carico socio-assistenziale da parte dei servizi sociali comunali, per favorire il superamento della condizione di difficoltà della famiglia richiedente il contributo.
Il REI potrà essere richiesto dal primo dicembre 2017 e verrà erogato a partire dal primo gennaio 2018. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in formato cartaceo presso i comuni di residenza (o al comune capofila, nel caso di comuni associati).
Il Rei sostituirà il Sia, il Sostegno di inclusione attiva, e l’assegno di disoccupazione Asdi. Ma chi alla data del primo dicembre 2017 sta ancora ricevendo il Sostegno per l’inclusione attiva – precisa sempre l’Istituto nazionale di previdenza – potrà presentare immediatamente domanda di Rei o decidere di presentarla al termine della percezione del Sia, “senza che dalla scelta derivi alcun pregiudizio di carattere economico”. In parole povere, non ci si rimetterà nemmeno un euro.
I comuni territorialmente competenti, o il Capofila se associati, appena arriveranno i nulla osta dall’Inps, contatteranno ad una ad una le famiglie destinatarie del Rei. Il passo successivo sarà la definizione e la sottoscrizione di progetti personalizzati, finalizzati alla tutela dei figli (dove ci sono), al reinserimento lavorativo e all’uscita dal circuito di povertà e marginalità. Solo seguendo i percorsi messi a punto dagli operatori comunali, si avrà diritto a percepire l’aiuto economico.
Requisiti
Il nucleo familiare del richiedente, in particolare, dovrà avere un Isee in corso di validità non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, sotto i 20.000 euro. Dovrà inoltre non aver acquistato auto nuove entro un anno. Ferme restando queste condizioni, il Rei sarà compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa. Non potrà invece sommarsi alla contemporanea fruizione, da parte di un qualsiasi membro della famiglia, della Naspi o di un altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione.
Potranno inoltre avanzare la richiesta i nuclei familiari al cui interno che versano in almeno una delle seguenti condizioni:
presenza di uno o più figli minorenni;
presenza di un disabili e di almeno un suo genitore o tutore;
presenza di una donna in gravidanza;
presenza di un disoccupato over 55 anni.
Importo e durata
Il beneficio economico erogato dall’Inps, sarà concesso per un massimo di 18 mesi (con 6 mesi di pausa prima di poter poi ripresentare richiesta). L’ammontare dell’importo verrà correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e non potrà superare quello dell’assegno sociale. Potrà variare da 187 euro al mese (per i single) a 485 euro (famiglie con 5 o più componenti).
Modalità
La carta prepagata Rei, la forma scelta per erogare l’aiuto, funzionerà come una normale carta di pagamento elettronica. Il 50 per cento dell’importo stabilito potrà essere ritirato in contanti, il resto sarà utilizzabile per la spesa e per pagare le bollette. La tessera dovrebbe inoltre dare diritto allo sconto del 5 per cento sugli acquisti in negozi e farmacie convenzionate.
Ogni altra informazione utile è reperibile sul sito dell’INPS o presso i servizi sociali comunali.
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