I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un decreto di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, di beni immobili, autovetture e disponibilità finanziarie per oltre 1,3 milioni di euro nei confronti di FEMIA Antonio cl. ‘81, già indagato nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado” volta al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ed arrestato in data 20.01.2015 dopo una latitanza di oltre sei mesi. La confisca di oggi è stata eseguita dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. L’approfondimento dei profili patrimoniali e finanziari dell’attività illecita, avrebbe fatto emergere, in capo a Femia, ricchezze considerate “non giustificate” alla luce dei redditi dichiarati e dell’attività economica svolta dallo stesso. I beni sottoposti al provvedimento sono una villa con finiture di pregio, un appartamento, tre terreni, un’impresa, due autovetture, cinque rapporti finanziari – oltre ai 128 mila euro in contanti. Sequestrati nel giugno 2015, nell’effettiva disponibilità di Antonio Femia, del quale sarebbe stata anche provata la presunta “pericolosità sociale qualificata” ai sensi del Codice Antimafia. I sigilli sono scattati a proprietà per un valore complessivo di euro oltre 1,3 milioni (esattamente 1.348.567,98). La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale dello Stretto aveva prima disposto il sequestro delle disponibilità economiche, qualificate come “provento del traffico internazionale di stupefacenti”arrivando oggi, dunque, alla loro confisca. Sale così a più di 5,6 milioni di euro il valori dei beni mobili, immobili e finanziari confiscati complessivamente nell’ambito dell’operazione “Puerto Connection” ai diversi membri dell’associazione.