Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, all’ esito della riserva assunta all’ udienza tenutasi il 28.11. u.s., ha rigettato l’appello cautelare proposto dall’ Ufficio di Procura nei confronti di Berlingeri Francesco, difeso di fiducia dall’ avv. Francesco Capria.
La presente vicenda traeva origine dall’ arresto in flagranza di reato di Berlingeri, il quale veniva sorpreso nei pressi di un casolare di campagna abbandonato dove all’ interno venivano rinvenuti oltre 35 Kg di marijuana in fase di essiccazione ed un bilancino di precisione;
I CC di Nicotera, nell’ occorso, estendendo la perquisizione, rinvenivano, inoltre, a pochi passi dal casolare, una serra, appositamente costruita, nella quale vi era una piantagione di marijuana di oltre 8.000 piante.
L’ Ufficio di Procura, impugnando innanzi al Tribunale di Riesame l’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari che aveva applicato gli arresti domiciliari, chiedeva la misura cautelare della custodia in carcere.
L’ appello del PM si fondava sul presunto inserimento del Berlingeri in circuiti criminali, alla professionalità mostrata nell’ attività di coltivazione e all’ ingente quantitativo rinvenuto.
Invero, il TdL, accogliendo le argomentazioni proposte dall’ avv. Francesco Capria, rigettava il gravame del PM non rinvenendo motivi tali per poter ritenere quale unica misura applicabile quella carceraria, in quanto, atteso anche lo stato d’incensuratezza, l’ indagato può, allo stato, beneficiare del “credito fiduciario” della misura cautelare degli arresti domiciliari.