Sciacalli del cimitero: rubavano preziosi dai cadaveri, 15 arresti

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Spogliavano i cadaveri dei preziosi posti all’interno del feretro. E’ uno dei reati contestati nell’inchiesta del pm Gianfranco Colace iniziata nel 2016 con la denuncia di Michela Favaro, a.d. di A.F.C. Torino spa, società che gestisce i servizi cimiteriali. Quindici gli arresti domiciliari; gli ‘sciacalli’ del cimitero sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione e soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione, concussione.
    I carabinieri del nucleo investigativo di Torino stanno notificando in queste ore le misure cautelari. Nella denuncia che ha fatto scattare l’indagine della procura, venivano segnalati comportamenti illeciti ad opera di alcuni operatori cimiteriali in servizio presso il cimitero ‘Parco’ di Torino nell’ambito delle operazioni di esumazione e di estumulazione delle salme.

I carabinieri hanno scoperto che durante le operazioni di esumazione  – assenti i familiari – le salme venivano depredate di tutti gli oggetti preziosi lasciati nella bara.  Secondo gli investigatori i necrofori hanno alterato i verbali dichiarando che molti cadaveri erano ancora indecomposti e che per le salme serviva la cremazione, un’operazione che garantiva agli operatori cimiteriali un indennizzo di 20 euro a corpo.

Durante le indagini hanno anche scoperto che alcuni addetti del cimitero organizzavano grigliate tra le tombe durante l’orario di lavoro.
 

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